RAI & MEDIASET / UNITI NELLE MERDACCE QUOTIDIANE

Rai-Mediaset, è singolar tenzone continua.

A colpi di cazzate quotidiane. Tanto per ‘rincoglionire’ meglio quel popolo bue che – secondo gli Alti Vertici delle due Super Antenne – va in tal modo ammaestrato e nutrito.

Cominciamo dall’ultima performance sfornata dalle Menti fumanti di Viale Mazzini.

Al TG1 di venerdì 6 della sera, un ampio servizio (un paio di minuti abbondanti non sono certo uno scherzo) sul pastore tedesco di casa Biden, ‘Commander’, il quale ha morso un agente del ‘Secret Service’ che sorveglia, con altri commilitoni, 24 ore al giorno sulla sicurezza della famiglia presidenziale.

Così infatti dettaglia una breve nota diffusa dalla speaker personale della First Lady, Elizabeth Alexander: “Il presidente e la First Lady (le maiuscole sono nel comunicato ufficiale, ndr) tengono molto alla sicurezza di coloro che lavorano alla Casa Bianca e li proteggono. Sono grati per la pazienza e il sostegno di tutti coloro che sono stati coinvolti”.

Coinvolti in che?

In cosa?

Ma nel ‘morso’ firmato Commander. Che pare non nuovo a performance del genere, secondo l’ampio servizio RAI: la Security, infatti, fa trapelare la clamorosa notizia di ben altri 10 morsi inflitti dal terribile Commander ad agenti del ‘Secret Service’, che, di tutta evidenzia (ma questo lo intuiamo noi), non risultato simpatici al ‘simpatico’ pastore tedesco. Dotato, quindi, di un ottimo fiuto. Forse al ‘servizio’ del Cremlino?, ci chiediamo ancora, trasecolati.

Divertente, simpatico il gossip.

Ma sorge spontanea la domanda.

Joe Biden col suo cane

Con tutto quel che bolle in pentola alla Casa Bianca, con un capo Joe Biden a serio rischio d’impeachment per affari & tresche da novanta, con la sempre più devastante (anche per l’economia e soprattutto i cittadini americani) guerra in Ucraina, possibile che le sempre più fumanti Menti di Viale Mazzini osino dedicare due minuti 2 del prezioso tempo a disposizione per il ‘morso’ di Commander?

Ai confini della realtà. E invece ben dentro una tivvù di Stato sempre più vomitevole, inguardabile, fabbrica non solo di fake news (come proprio la guerra in Ucraina e soprattutto i tre anni e mezzo di autentica disinformazione su Covid & vaccini dimostrano in modo palese) ma anche di autentiche cagate da brividi.

Che solo un Fantozzi in piena forma ‘Corazzata Potemkin’ potrebbe descrivere.

Se Atene piange Sparta certo non può ridere.

Ed eccoci subito in casa ‘Mediaset’, dove da un paio di mesi va in onda la sceneggiata quotidiana affidata al talento da vero Pulitzer di Andrea Giambruno, ossia il ‘compagno’ del primo ministro Giorgia Meloni.

Eccoci all’ultima perla donata ai fortunati tele-ascoltatori di ‘Diario del Giorno’, il programma che gli è stato consegnato da Piersilvio Berlusconi, chiavi in mano. Nella ‘storica’ puntata del 29 settembre scorso e dedicata proprio a Silvio Berlusconi che avrebbe compiuto i suoi 87 anni, lo ha così ricordato l’anchorman che mezzo mondo ci invidia.

Andrea Giambruno

Ecco le sue parole, ormai entrate nel Pantheon delle cronistorie griffate Fininvest-Mediaset: “Ho sentito dire, da politici italiani che magari ricoprono ruoli molto importanti, che Berlusconi è stato un formidabile visionario geopolitico. Cioè è stato forse il più grande ministro degli Esteri che il Paese abbia avuto negli ultimi trent’anni”.

Fin qui tutto ok. Ma poi l’anchorman de noantri aggiunge: “Aveva già capito tutto della transumanza, se così possiamo definirla, dell’Africa verso l’Europa”.

Se così possiamo definirla?

Ha quindi ‘capito’, o almeno lontanamente ‘intuito’, il novello Pulitzer il significato della sua espressione?

Se no, guai. Se sì, peggio ancora.

Come noto, la ‘Transumanza’ salì tanti decenni fa alla ribalta delle cronache letterarie per le poesie firmate da Gabriele D’Annunzio, che tanto scrisse sulle mitiche imprese dei ‘suoi’ pastori d’Abruzzo, impegnati per molti mesi dell’anno a trasferire (‘transumare’) gli armenti, i buoi, dalle terre più fredde verso i pascoli primaverili più accoglienti. Si trattava di mandrie, di bovini, quindi. Che meritano il più grande rispetto: per il semplice fatto che tanti bovini, forse tutti i bovini, sono ben più sensibili e intelligenti di tanti, troppi uomini che hanno ben poco fosforo nella zucca e niente al posto del cuore. Come nel caso del futuro Pulitzer: che ‘tratta’ gli africani-immigrati come i buoi di dannunziana memoria.

Sorge spontanea la domanda: ma ci è o ci fa?

Nelle redazioni è subito corsa la frase che la premier avrebbe pronunciato a botta calda: “Qui stanno tutti pronti col fucile a spararmi addosso. E adesso tu che fai, gli dai pure le munizioni?”.

La ‘Voce’ si occupò dell’anchormen ai suoi esordi già qualche anno fa, quando conduceva, spesso e volentieri, la rassegna stampa notturna di TGcom24. Una vera mostra degli errori & degli orrori: commenti totalmente fuori luogo, mentre chi fa la rassegna deve solo leggere titoli, sottotitoli e al massino alcuni incipit dei principali articoli. Poi una serie di ‘suoni’ gutturali che neanche tra i cavernicoli.

Ai confini della realtà. Ma anche allora, ben dentro i confini di una tivvù privata dove cominciava a illuminarsi il destino di una star annunciata.

Che oggi celebra i suoi trionfi.

A quando una telefonata dalla CNN o dalla BBC per una conduzione davvero alla sua Altezza?

 

 

 

 

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