La tragica realtà di un’escursione a oltre tremila metri di profondità oceanica racconta di cinque persone che solo un miracolo potrebbe salvare dalla morte: pietas per quelle vite a rischio e, certo, la complessa macchina dell’informazione mondiale trasmette ansia, angoscia nelle prime pagine. Il dramma del Titan ricorda in qualche modo il caso di Oliver Daemen, giovane miliardario, che accanto a un ex pilota di 82 anni e ai fratelli Bexos è stato catapultato nel cosmo a bordo del Blue Origin. Costo del volo 28 milioni di dollari sborsati da un nababbo che ha rinunciato e ha ceduto il ‘biglietto’. Prima di Bezos ha violato lo spazio il Virgin Galactic di un altro miliardario, il britannico Richard Branson.
Chi sono i turisti a bordo del Titan, il sottomarino della visita al relitto del Titanic: il miliardario britannico Hamish Harding, l’esperto di Titanic Paul-Henri Nargeolet, il ceo della stessa Ocean Gate Stockton Rush, l’uomo d’affari pachistano, Shahzada Dawood e suo figlio Suleman. Costo del viaggio negli abissi 250mila dollari. Fatti loro potrebbe commentare l’uomo qualunque, “Ma sì, sono soldi loro, che c’è di male?”
C’è che tempo fa, per scuotere l’apatia egoistica di chi pensa a se stesso, il monito era “conta fino a venti, è morto un bambino, conta di nuovo fino a venti, è morto un altro bambino…”. Ma era una tragedia datata. Ora muore un bambino ogni quattro secondi. Nel 2021, ultimo dato disponibile, nove milioni i decessi nella fascia d’età neonati-ventenni. Oltre ai motivi noti, fame, malattie di ogni genere, i bambini africani muoiono di polmonite e potrebbero essere salvati con la somministrazione dell’Amoxicillina, antibiotico di bassissimo costo. Quante compresse di questo salva vita si potrebbero inviare in Africa con i 28 milioni di dollari del viaggio nello spazio di Bezos, con le quote di 250 mila dollari, del Titanic?
Per non tralasciare le responsabilità di casa nostra, del governo Meloni, di Nordio, della sua legittimazione dell’evasione fiscale, che sottrae cento miliardi alle casse dello Stato: se dimezzata, consentirebbe di destinare risorse per salvare la vita di milioni di bambini africani.
Albertini, ex sindaco di Milano, storico militante di Forza Italia, alza la posta dei tributi post mortem per il defunto Berlusconi: “Strade, piazze, il ponte di Messina che chissà se si farà? Per carità, intitoliamo almeno un aeroporto, quello di Linate, ovvio, alla memoria imperitura dell’ex Presidente del Consiglio. All’idea gongola Salvini e il vice ministro Bignami, udite, udite, dice “Sì, ma chiediamo prima alla famiglia se gradisce”. Capito? La proposta cita (impropriamente, ndr) l’omaggio a John Fitzerald Kennedy, di uno dei tre aeroporti di New York a lui intitolato. Ovvero Berlusconi = Kennedy!!!
In due righe: Esami di maturità. Il mistero dell’istruzione del governo di destra ha proposto di riflettere anche su un libro di Oriana Fallaci, giornalista visceralmente di destra. Alalà.
Vai a capire la Littizzetto. Epurata con Fazio dalla Rai si trasferisce in Mediaset, di Berlusconi, pluri vituperato in ‘Che tempo che fa’.
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