NUOVI OGM / INFURIANO LE POLEMICHE TRA I PAESI UE E NELLA COMMISSIONE   

E’ sempre più allarme Ogm, soprattutto dopo gli ultimi avvenimenti nei paesi europei.

I ministri dell’agricoltura delle nazioni UE, infatti, stanno spingendo sulla Commissione affinchè allenti le regole in materia di nuove tecniche genomiche (Ngt), i cosiddetti ‘nuovi Ogm’, adducendo il pretesto che ciò potrebbe supportare il settore di fronte ai cambiamenti climatici e soprattutto alle crescenti ondate di siccità, fronteggiando le perdite di rendimento delle colture agricole.

Ecco la fresca dichiarazione del ministro ceco dell’agricoltura, Zdenek Nekula: “Dobbiamo solo modificare il nostro vecchio quadro legislativo che regola le moderne tecniche di allevamento”. E non si tratta di roba da poco.

Stando alla sentenza 2018 della Corte UE, gli organismi che si ottengono tramite le nuove tecniche di miglioramento genetico vengono classificati come ‘ organismi geneticamente modificati’ (Ogm), e perciò rientrano a pieno titolo nella direttiva Ogm dell’UE.

Secondo Nekula, si tratta di un quadro normativo che limita gli agricoltori europei, anche per via della carenza di fertilizzanti, degli stessi cambiamenti climatici e del caro-energia. Per il ministro ceco i ‘nuovi Ogm’ potrebbero aiutare i coltivatori con “l’innovazione e i risultati della ricerca in agricoltura”.

Stando alla fonte ‘Euroactiv’, altri ministri agricoli UE hanno dato il loro ok alle nuove tecniche, tra cui quelli di Italia, Belgio, Romania, Paesi Bassi, Irlanda, Ungheria, Svezia e Lituania.

Più cauto il ministro tedesco, Cem Ozdemir, secondo il quale l’approccio alle nuove tecnologie non risolve certo il problema nel breve-medio periodo.

Più decisa l’associazione degli agricoltori dell’UE COPA-COGECA.

Sostiene Christiane Lambert, presidente del COPA: “Abbiamo bisogno di soluzioni rapide per nuove tecniche genetiche. Occorre una veloce approvazione delle nuove sostanze consentite”.

Sul fronte opposto, non mancano coloro che cercano di gettare acqua sul fuoco e si oppongono con forza ai nuovi Ogm.

Ecco il parere del biologo Gianni Tamino, già componente del ‘Comitato Nazionale per la Biosicurezza e le Biotecnologie’ presso la presidenza del Consiglio dei ministri: “La nuova metodica si avvale di ‘forbici molecolari’ appositamente progettate (nucleasi), che sono enzimi i quali tagliano il DNA in punti specifici e che possono essere programmati per tagliare in siti target predeterminati. Si tratta dunque di un metodo più preciso della vecchia transgenesi, in quanto consente di inserire il frammento di DNA in un punto specifico del genoma; ma comunque il gene inserito è di fatto in condizione ‘trans’, cioè può derivare da qualsiasi genoma, così come avviene nella tradizionale ingegneria genetica. Per queste ragioni le modificazioni introdotte possono causare ancora effetti fuori bersaglio e effetti ‘sul bersaglio’ imprevedibili, oltre a mutazioni legate al processo”.

Forti dubbi emergono poi sulla tecnica del taglia-incolla del DNA con il metodo ‘CRISPR’. Secondo non pochi esperti, infatti, quando un nuovo gene viene introdotto sia con metodi di NBT come di vecchia transgenesi, questo gene può interagire con l’intera serie di geni endogeni dell’organismo ricevente. Per cui gli effetti desiderati e indesiderati non possono sempre essere previsti e controllati.

Secondo la rivista ambientalista ‘il Salvagente’, “alla luce di queste considerazioni, anche eventuali organismi modificati con tali tecniche devono essere considerati OGM, cioè non equivalenti a quelli ottenuti con gli incroci convenzionai e come tali devono essere soggetti alla normativa vigente sugli OGM. In tal senso si è espressa, nel luglio 2018, la Corte di Giustizia Europea, che ha stabilito che gli organismi ottenuti mediante le nuove tecniche devono essere considerati organismi geneticamente modificati, ai sensi della direttiva 2001/181”.

 

E di metodo ‘CRISPR’ ne mastica molto il fondatore di ‘Microsoft’, Bill Gates, che negli ultimi anni non solo si è rimboccato le maniche sul fronte dei vaccini, ma anche dei cambiamenti climatici, diventando, tra l’altro, uno dei proprietari terrieri maggiori al mondo, un super latifondista.

Ecco, a seguire, un interessante articolo pubblicato sul sito ‘Renovatio 21’, che illustra quanto sta facendo, su questo fronte, l’arcimiliardario ‘filantropo’ americano. Si intitola: “Allucinante video di Bill Gates sulla pannocchia: la bioingegneria del Grande Reset alimentare diventa cringe”.

 

Allucinante video di Bill Gates sulla pannocchia: la bioingegneria del Grande Reset alimentare diventa cringe

 

Il magnate globale Bill Gates ha lanciato sul suo canale un allucinante video che parla di pannocchie.

 

Nel filmato il primo finanziatore dell’OMS appare con una maglietta con stampata sopra una pannocchia mentre parla con una voce distorta di bambina.

 

La musica mostra una serie di immagini montate rapidamente, come un videoclip, dove foto apparentemente ritoccate di Gates bambino si alternano a immagini di grano, campi e a scritte didascaliche sull’importanza del granturco.

 

Nel filmato il miliardario continua a cantare con la voci di bimba anche mentre addenta con avidità una gialla pannocchia.

 

Si tratta con certezza di una delle vette di quello che oggi si chiama cringe.

 

 

Il video è pensato sin dal titolo («It has the juice – and it’s at risk») per trasmettere l’idea che le coltivazioni di grano sono a rischio: di qui immagini catastrofiche di campi resi infertili, aiutano a capire le didascalie, dall’«impatto del cambiamento climatico».

 

Il filmato è stato postato nel canale YouTube ufficiale di Bill Gates, lo stesso che, come sa il lettore di Renovatio 21, aveva ospitato i suoi stranissimi e costosissimi spot all’ingegneria genetica CRISPR-CAS9, nei quali peraltro parlava proprio dei suoi investimenti per bioingegnerizzare l’agricoltura.

 

Come noto, Bill Gates nel 2020 è divenuto il primo proprietario terriero degli USA – curiosa coincidenza in un mondo dove il suo amico di Davos Klaus Schwab dice al resto dell’umanità «non avrai nulla e sarai felice».

 

Come l’immane investimento in latifondi si incastri con il resto dei suoi investimenti, dall’elettronica ai vaccini, lo spiegò in un articolo di due anni fa Robert F. Kennedy jr.

 

«Per un uomo ossessionato dal controllo monopolistico, l’occasione di dominare anche la produzione alimentare deve sembrare irresistibile» scrisse Kennedy.

 

«L’approccio tipico di Gates ai problemi globali pone la tecnologia e i suoi partner dell’industria chimica, farmaceutica e petrolifera al centro di ogni soluzione. La “strategia innovativa” di Gates per la produzione alimentare è stata quella di imporre il fallimentare sistema americano di agricoltura basata su OGM, prodotti chimici e combustibili fossili ai poveri agricoltori africani».

 

«Il numero di africani che soffrono di fame estrema è aumentato del 30 per cento nei 18 Paesi presi di mira da Gates. La povertà rurale si è metastatizzata in modo drammatico e il numero di persone che soffrono la fame in queste nazioni è salito a 131 milioni»

 

«Sotto il sistema di piantagioni di Gates, le popolazioni rurali africane sono diventate schiave sulla propria terra di una tirannica servitù di strumenti high-tech, meccanizzazione, orari rigidi, condizionalità gravose, crediti e sussidi che sono le caratteristiche distintive della “Rivoluzione Verde” di Bill Gates» accusa Kennedy jr.

 

«Gates ha imparato a ingrassare sulle crisi globali, che si tratti di pandemie, clima, carestia o estinzione di massa. Il cambiamento climatico ha fornito a Gates una scusa per creare monopoli su sementi, cibo e agricoltura (…)Nel costruire il suo impero agricolo, Gates si è ripetutamente dimostrato disposto a ignorare le voci di scienziati e agricoltori e di calpestare leggi, trattati, tradizioni, diritti civili, scienza e sensibilità».

 

«Gates rafforza la sua logica in materia di brevetti utilizzando la tecnologia CRISPR per modificare selettivamente il patrimonio genetico dei semi, apportando modifiche sufficienti per resistere alle sfide dei brevetti (…) Centralizzando le Banche dei Semi e manipolando le leggi sulla proprietà intellettuale, Gates ha lanciato una campagna di «colonialismo genetico» per depredare i contadini del mondo e gli agricoltori indigeni dei loro sudati semi e della loro conoscenza».

 

Queste considerazioni era condivise anche dall’analista geopolitico William F. Engdahl, il quale ha dettagliato in un articolo di due anni fa come la Fondazione Gates abbia operato una sorta di prova generale in Africa distruggendone di fatto l’economia alimentare.

 

Engdahl spiegò che la Gates Foundation è un azionista significativo di Monsanto, ora parte di Bayer. «La Fondazione Bill e Melinda Gates ha ereditato l’agenda dei Rockefeller dal complesso medico-industriale all’istruzione alla trasformazione dell’agricoltura».

 

L’agenda alimentare Rockefeller, è possibile leggere in un altro articolo pubblicato da Renovatio 21, è risalente…

 

«La globalizzazione della produzione alimentare mondiale e la creazione dell’agrobusiness, prima guidata dalla Fondazione Rockefeller e oggi con la Fondazione Gates che assume un ruolo più visibile, è forse il fattore più minaccioso per la salute e la mortalità mondiale, molto più di quanto qualsiasi coronavirus abbia dimostrato di esserlo» spiegava Engdahl, che dava dettagli su programmi disastrosi avvenuti in Africa i quali riguardavano esattamente il mais.

 

Come riportato da Renovatio 21, con ogni evidenza Gates sta preparando un Grande Reset alimentare.

 

«La Gates Foundation, alimentata da una “empia alleanza” tra il grande capitale, le istituzioni scientifiche e tecnologiche e gli stati, abbia stabilito un impero globale sulla vita» scrive un vecchio articolo di Children’s Health Defense.

 

Si tratta della diligente conseguenza di chi vuole il controllo – cifra principale della cibernetica – sull’umanità: si persegue il controllo dell’uomo per via biochimica tramite i canali di assunzione di sostanze dell’organismo, i medicinali (come i vaccini…) e financo gli alimenti.

 

Pensateci un secondo. Cerchiamo di ripetere il concetto.

 

Dopo aver ottenuto l’accesso al sistema sanitario mondiale – cioè a sostanze immesse nel corpo dell’umanità per via sottocutanea – Gates sta ottenendo il controllo sul sistema alimentare, cioè sulle sostanze immesse per via digerente.

 

C’è un salto di qualità: i farmaci si possono rifiutare, dei vaccini si può fare a meno. Del cibo no.

 

È il dominio biochimico sulla vita che si sta realizzando, giorno dopo giorno, sotto i nostri occhi.

 

Anche a suon di video talmente cringe da farceli sanguinare.


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