Continua la quasi trentennale sceneggiata di Bagnoli.
Adesso il commissario straordinario nominato dal governo tre anni fa, nel 2018, ossia Francesco Floro Flores, nel corso di una conferenza stampa afferma: “Bisogna cambiare la narrazione su Bagnoli”. E indica un possibile – fino ad oggi imprevisto e imprevedibile – cambiamento di rotta sul tema bollente della ‘colmata a mare’, di cui da anni è prevista la rimozione.
Ebbene, il commissario Flores osserva che la famigerata colmata “ad oggi è statica, non inquina. Per legge va rimossa, ma in futuro, per tutelarci dalla possibilità che possa generare inquinamento, occorre riflettere. I comitati e i cittadini di Bagnoli – continua – potrebbero pensare che sarebbe meglio lasciarla lì. L’approfondimento sulla rimozione della colmata non va fatto oggi, ma fra due o tre anni”.
Sarebbe opportuno, da parte del governo, di convocare ad horas una seconda conferenza stampa, perché il sibillino commissario fornisca i ragguagli del caso e faccia meglio intendere le sue parole che – così pronunciate – non significano letteralmente niente. O peggio.
Cosa vuol dire che sulla colmata ci si può ragionare fra due o tre anni? Che senso ha, non solo sotto il profilo scientifico, ma anche puramente logico?
Può proseguire in questo modo vergognoso una drammatica sceneggiata che dura quasi da trent’anni, tra disastri ambientali e sperperi colossali, incompetenze, inadeguatezze e illegalità a tutti i livelli?
Da tener presente che la partecipata del Comune di Napoli, BagnoliFutura, è finita in crac, avendo sperperato centinaia di milioni pubblici. Che il processo è ancora in corso. Non risulta che i responsabili abbiano pagato per le loro responsabilità.
Risulta anzi che i lavori di bonifica effettuati abbiano di molto peggiorato la situazione, con tassi di inquinamento cresciuti a dismisura.
Il commissario Flores, nel corso della conferenza stampa, ha fatto sapere che nel frattempo è stato approvato il PRARU, l’ennesima sigla fantasma che popola i destini della sceneggiata; che “è in corso la bonifica dell’Eternit”, attesa appunto da trent’anni; e che entro il 2021 si provvederà a bonificate la zona delle ‘fondiarie’, affinchè ‘Città della Scienza’ – la storica cittadella per la divulgazione scientifica andata in fiamme sette anni fa, nessuna responsabilità fino ad oggi accertata – arretri le sue strutture non più a ridosso del mare.
Restiamo perciò in attesa di una nuova conferenza stampa, chiesta dalle autorità governative, perché il commissario Flores ‘faccia luce’.
La questione Bagnoli verrà affrontata all’inizio della trasmissione sul Canale Youtube
Mario Garbetta Arte Live
domenica prossima, 11 aprile, ore 10.
ASSISE DELLA CITTA’ DI NAPOLI E DEL MEZZOGIORNO D’ITALIA fondate dall’avv. Marotta
Le Assise della Città di Napoli e del Mezzogiorno d’Italia , sorprese dalle affermazioni pronunciate dal Commissario di Governo per la bonifica ambientale di Bagnoli nel corso di una conferenza stampa tenuta il 30.3.2021, ritengono , tra l’altro, che debba essere interessata la Procura competente.
Il Corriere del Mezzogiorno , nella edizione on line, pubblica, oggi 30.3.2021 ,una notizia relativa ad una conferenza stampa tenuta da Francesco Floro Flores , Commissario straordinario del Governo per la bonifica ambientale di Napoli Bagnoli-Coroglio , che è sito di interesse nazionale.
Il Flores ha richiamato la legge n.582 del 1996 , senza indicarla con precisione, che prescrive ‘il ripristino della morfologia naturale della costa in conformità allo strumento urbanistico del comune di Napoli’.
Le considerazioni virgolettate, attribuite al Commissario, destano sconcerto, e meravigliano messe in bocca ad un Commissario di Governo, che deve rispettare la legge e non può arrogarsi prerogative particolari tali da porlo al di sopra della legge dello Stato, addirittura in una posizione che lo rende arbitro e decisore sulla applicazione della legge. Il Flores svela, esercitando la fantasia, che, a suo dire, “quando si è fatta la legge…c’era un’esasperazione totale contro gli inquinanti e la colmata era vista come il mostro da eliminare”.
Strabiliante il riferimento populista “ ai Comitati ed alla gente di Bagnoli” che “potrebbero farci un pensierino a lasciarla lì” , come se l’area fosse proprietà di pochi e non patrimonio dell’Umanità, ed alla Soprintendenza “ma c’è bisogno che si convinca anche lei”. Le Assise sanno che Bagnoli non è un terreno da mercificare per ricavarne miserabili interessi. La Soprintendenza è un organo periferico di un Ministero, all’interno di uno Stato di diritto.
Il Commissario per la bonifica ambientale di Bagnoli ci informa che “i cittadini li stiamo coinvolgendo in maniera massiva” perché “si può anche discutere di lasciare lì la colmata”. Ignora il Commissario di Governo che bisogna modificare la legge per realizzare il suo proponimento?
Il Flores, apparendo alla stregua di scienziato e giurista, sentenzia che “dal punto di vista ambientale ci sono più rischi a rimuoverla” e lapidariamente classifica la colmata “statica e non inquina e non dà fastidio”. Non si esime il Commissario di chiedere altri 700 milioni di euro.
Le Assise ritengono che il Commissario Flores debba eseguire il compito affidatogli nel pieno rispetto della legge in vigore, senza diffondere idee prive di fondamento, non rispettose degli interessi giusti dei Cittadini e del valore del paesaggio.
Francesco de Notaris – Coordinatore delle Assise –
Giuseppe Comella – Presidente del Comitato scientifico –
Francesco Iannello – Segretario Generale –
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