MOSE / VENEZIA DIVENTA UN PORTO A ORE

“Venezia diventerà un porto a ore”.

Queste le parole dell’ex sottosegretario alle Infrastrutture Edoardo Rixi, dimissionato in seguito allo scandalo che lo ha travolto.

Le ha pronunciate lo scorso ottobre, in occasione di una convention sul Mose, la grande, super contestata opera che sta giungendo – pur travolta nella bufera giudiziaria – alle battute finali.

Parole che acquistano una luce significativa soprattutto all’indomani della tragedia sfiorata per la collisione del colosso MCS con il battellino di turisti.

Vediamo cosa disse il sottosegretario leghista. “Il progetto Mose sarà completato. Manca solo il 6 per cento dei lavori, quindi si finirà. E’ vero, sono stati fatti anche errori gravi sulle progettazioni, ma è altrettanto vero che lasciar marcire un’opera sott’acqua non è il mondo migliore per risolvere il problema. C’è un tema che preoccupa, relativo ai costi di gestone che dovremo affrontare e capire se si possono diminuire o come ripartirli, perché è chiaro che le amministrazioni locali non possono farsi carico di costi così elevati”.

Ed ecco la ciliegina sulla torta: “Venezia diventerà un porto a ore. Come i porti del Nord Europa, con gli accessi che dovranno essere programmati in base alle maree, con ore di anticipo. Le maree si possono sapere con anticipo ma qui, con l’acqua alta, ci sono non pochi problemi di gestione, anche se ci lavoreremo con modelli matematici”.

Modelli matematici. Come si è appena visto a un passo da San Marco.

Adesso ci mancava solo il porto a ore…

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