Come fosse un medico di guardia, per obbligo istituzionale sempre reperibile telefonicamente, il gaudente ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli, pentastellato doc, ultrà dell’Incompiuto di Maio, alleato ma anche antagonista in materia di respingimenti dei migranti di Ce l’ho duro leghista, nel bel mezzo della fase più delicata che attraversa la tragedia del ponte Morandi ha pensato da grillino “che male c’è se me ne vado al mare, che non ho ancora preso la tintarella, tanto sono reperibile, ho sempre il cellulare acceso”. Grande il Toninelli. Si piangono ancora le vittime del crollo, l’economia di Genova è a rischio, nel governo è bagarre tra chi vuole nazionalizzare le autostrade e chi frena, gli sfollati da sistemare in abitazioni alternative sono centinaia, il ministro ha cooptato nella commissione d’indagine sul disastro un suo uomo, fino al 2013 pagato per consulenze da Autostrade per l’ Italia. Che altro, è in atto il sequestro di persona nei confronti di 177 migranti prigionieri sulla nave della nostra Guardia Costiera Diciotti e lui posta un selfie balneare (Salvini fa scuola), con largo sorriso da “come si sta bene in spiaggia” e chick to chick con la gentile signora Maruska. In testa il cappellino della Guardia Costiera. Per favore giudicate questa sua simpatica esternazione: “Qualche giorno di mare con la famiglia con l’occhio sempre vigile su ciò che accade in Italia. Ma tutti gli eroi della guardia costiera, dai vertici fino all’ultimo dei suoi uomini, sono sempre con me. Anzi li tengo sempre in… testa”. Sorpresa: il caso mare, con rinvio di importanti appuntamenti del Parlamento al dopo vacanza, rivela del ministro una sua imprevista vena ironica. Forza Italia non apprezza e denuncia l’oltraggio alle vittime di Toninelli, “politico ridicolo”. E l’incompiuto, volubile compagno di donne per amori non duraturi, dove si rilassa dalle “fatiche” di abbracci e baci con i fan, selfie e autografi a gogò? Nella Romagna del tutto incluso a pochi euro?
In una baita dove offrono pane e speck? No, ovvio, se la spassa in quel di Capri, isola delle sette meraviglie, l’ottava è il costo stratosferico del soggiorno, esclusivo per vip con conti in banca almeno a sei zeri. Cosa ne pensano di Toninelli e del vice premier, gli elettori 5Stelle, speranzosi di affidarsi a gente seria e responsabile?
Non è da meno l’Incompiuto, il vice premier di Pomigliano, eletto nel collegio che comprende Ischia e il suo comune terremotato di Casamicciola, dove a un anno di distanza dal sisma non sono ancora state rimosse le macerie. Ha detto il piccolo Zedong: “Dopo il terremoto dello scorso anno, calati i riflettori, Ischia è stata abbandonata. Ringrazio il premier Conte per la nomina del prefetto Schilardi e per aver deciso di essere a Ischia il prossimo 6 settembre, speriamo già con una bozza di decreto legge, se servirà. Così potremo dare le prime risposte ai sindaci”
Da evidenziare i verbi contenuti nel proclama propagandistico. Verrà (Conte), speriamo in una bozza di legge se servirà. Commenta Il Pd: “Ipocrita”. Gennaro Migliore: “Il governo ha rifiutato di introdurre nell’ultimo decreto terremoto un emendamento a firma di esponenti del Pd, che estendeva anche all’isola d’Ischia i provvedimenti previsti per le altre zone terremotate. I cittadini di Ischia sanno perfettamente che il ministro di Maio, peraltro eletto proprio in questo collegio, non ha mosso un dito affinché si intervenisse già nel decreto approvato a luglio. Questo è un governo nemico degli ischitani e le bugie di Di Maio lo confermano”.
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