La presidenza della commissione parlamentare di inchiesta sulle banche, non può essere affidata ad esponenti dei partiti di maggioranza e di governo, che hanno dimostrato di essere legati a doppio filo con gli interessi di Bankitalia e dei banchieri, i cui comportamenti hanno ridotto sul lastrico centinaia di migliaia di famiglie, truffate ed espropriate dei loro risparmi di intere vite di lavoro.
Adusbef auspica possa essere evitata l’ulteriore beffa finale, oltre agli ingenti danni, evitando di far presiedere la tardiva commissione ad esponenti a braccetto coi banchieri e Bankitalia, che oltre ad aver provocato crac e dissesti, hanno perfino insultato le loro vittime appellandoli per analfabeti funzionali, perché privi di cultura finanziaria atta ad impedire di essere truffati.
Che governo e ministro dell’economia siano contigui al sistema bancario ed a Bankitalia, è ampiamente dimostrato dai decreti salva banche, tutti approvati sulla pelle dei risparmiatori, in ultimo il decreto che recepisce i nuovi requisiti europei sull’onorabilità dei banchieri, ammuffito nei cassetti del Mef da oltre due anni, per evitare di far decadere dai cda ‘papaveri’ privi di esperienza e personaggi inquisiti dalla magistratura.,che continuano indisturbati a fare danni.
Qualora la commissione parlamentare di inchiesta fosse presieduta da qualsivoglia esponente della maggioranza, verrebbe dato ulteriore chiaro segnale di insabbiare le gravissime malefatte dei bancarottieri funzionali al Governatore Visco, prescelti per operazioni di sistema, in primis Zonin e le banche venete, per sistemare per le feste 210.000 famiglie spolpate, ricattate coi prestiti baciati, truffate con il diretto concorso della Banca d’Italia che sapeva tutto dal 2012 come verbalizzato dall’ex capo dei crediti Marin ai Pm che indagano sulla BPVI, ma non è intervenuta per non disturbare le mire espansionistiche del suo preferito ‘spiccia faccende’, è proprio per questo deve essere incriminata.
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