ITALO BOCCHINO / RI-CONVOLA A GIUSTE NOZZE COL SUO CHIRURGO ESTETICO

Ri-convola a giuste nozze il Bocchino nazionale, Italo, il direttore del meloniano Secolo d’Italia ricomparso da alcuni mesi nei salottini tivvù di Barbara Palombelli e, soprattutto, di Lilli Gruber.

La gentile sposa è Giuseppina Ricci, chirurgo estetico, conosciuta in circostanze da perfetta soap, come ha descritto ai gossippari il felice ri-sposo: “Un vero colpo di fulmine il primo incontro a casa da amici. Il giorno dopo mi apposto sotto il suo studio e la invito per un aperitivo. Due giorni dopo lei andava a Bologna per un convegno e l’accompagno in stazione. Quando è partita mi sono detto che, alla mia età, non si può perdere tempo. Sono andato a Bologna, sono andato in albergo, mi sono finto il marito, mi sono fatto dare la chiave della sua stanza e mi sono fatto trovare nel suo letto”.

Ma chi era Casanova?

E, come un fiume in piena, il Bocchino nazionale esterna anche sulle cure che la fiamma (la ricordate nel simbolo del suo MSI?) appena diventata felice consorte gli prepara con grande premura. “Si tratta di ritocchini estetici non richiesti – spiega il novello risposo – Ogni tre settimane sono costretto a stendermi sul suo lettino e mi fa trattamenti che non capisco e di cui non chiedo. Medicina rigenerativa, comunque. Soprattutto, il suo lavoro è difendere i miei capelli. Faccio il PRP (niente a che vedere, a quanto pare, con il PNRR, ndr): punture di plasma ricco di piastrine ottenuto centrifugando un prelievo di sangue. Giusi me lo inietta su testa, viso, collo, ovunque. Ne fa una questione di marketing familiare: io vado in tv e se la gente mi vede invecchiato lei ci fa brutta figura”. Imperdibile!

Le fastose nozze si sono tenute nel Relais Villa Lina, nel cuore della Tuscia Etrusca, in località Ronciglione. Così dettaglia un sito gossipparo: “A fare gli onori di casa l’eclettica e inesauribile Paola Igliori, scrittrice, fotografa, proprietaria della residenza che il nonno Ulisse acquistò negli anni ’20 (si respira dunque sana aria del Ventennio! ndr) per donarla alla moglie Lina in occasione del suo 29° compleanno. (…) La event design Silvia Jacopini ha curato la cerimonia in ogni dettaglio, ad iniziare dal tableau mariage, agli allestimenti dipinti a mano e personalizzati”.

Da mille e una notte il menù, griffato Gianfranco Vissani, lo chef stellare e iperstellato che un tempo allestiva le tavolate del compagno Massimo D’Alema. Come primo, lasagna con pomodorini arancione e basilico, salsa di pesto e more; secondo primo, riso carnaroli con uva e olio di rosmarino, pallette di cacio e ova; quindi stecca di vitello con purea di patate al tabacco; infine torta di fragoline con salsa di caramello salato, poi gelato di pisellini e rancia candita, infine pesche alle mandorle. Cin cin.

400 gli invitati, a celebrare le nozze il suo ‘datore di lavoro’ per tanti anni sotto i vessilli di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini, redivivo anche lui dopo anni di ibernazione nella maison di Montecarlo per la trastola del cognatino Tulliani che la acquisì con i soldi di una ricca donazione al defunto partito, il Msi.

Gianfranco Fini

Ignazio La Russa

Testimone d’eccellenza Ignazio Benito La Russa, il vice Mattarella in qualità di presidente del Senato. Avrà portato almeno un Fiore al seguito, l’amico Roberto leader a vita di Forza Nuova e latitante per 8 anni a Londra dopo la condanna per tentata strage?

Chissà.

Qualche piccolo cenno biografico del dongiovanni de noantri.

La prima moglie è stata Gabriella Buontempo, figlia del super mattonaro partenopeo di fiducia del PSI, Eugenio Buontempo, anche col pallino dei trasporti (Aliblu e Flotta Lauro) all’epoca della sinistra ferroviaria targata Claudio Signorile. Dopo gli anni di milizia come scudiero al fianco del Fini versione Fiuggi, l’Italo nazionale ha curato le relazioni pubbliche di Alfredo Romeo, il super immobiliarista casertano (è originario di Cesa) ormai da anni proiettato sulla ribalta nazionale, con i suoi mega Global Service che si curano della crema del patrimonio italiano, ultima chicca Palazzo Chigi. Editore de ‘Il Riformista’ (oggi diretto da Matteo Renzi), Romeo ha appena resuscito anche l’Unità affidata alle cure dall’ormai fido Piero Sansonetti.

Avranno duellato di fioretto nell’incanto di Ronciglione, i direttori  del Secolo e dell’Unità?

 

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