LE ESIGENZE AFFETTIVE DEI DETENUTI – INCONTRO IL 28 MAGGIO A NAPOLI

La popolazione detenuta continua a crescere. Il tasso di affollamento nazionale si attesta al 117,2%. Ma non per tutte le regioni la situazione è la medesima. In Puglia il tasso medio è del 153,7% (4.475 detenuti in 2.912 posti), in Lombardia al 142% (8.733 detenuti in 6.152 posti) e in Veneto al 133,6% (2.602 detenuti in 1.947 posti). E’ quanto emerge dal rapporto annuale dell’associazione Antigone.

Più in generale, a fronte di 51272 posti ufficialmente disponibili, erano 60116 le persone il 30 novembre. Un tasso di crescita che l’associazione ha definito «allarmante». Nell’ultimo trimestre (da settembre a novembre) i detenuti sono aumentati di 1688 unità. Nel trimestre precedente di 1198. In quello ancora prima di 911. Per fare un paragone con lo scorso anno, nel corso del 2022 raramente si è registrata una crescita superiore alle 400 unità a trimestre.

«Se la popolazione detenuta dovesse continuare a crescere con il ritmo attuale tra un anno saremo oltre le 67 mila presenze, come ai tempi della condanna della Corte europea dei diritti dell’uomo», denuncia Antigone. E il tasso dei suicidi dietro le sbarre resta impressionante: nel 2023 almeno 71 le persone che si sono tolte la vita. Nei primi mesi del 2024, almeno 30, più altri decessi per cause ancora da accertare.

Un ampio confronto su questi temi, urgenti e strategici, è quello che si terrà a Napoli, Sala dei Baroni del Maschio Angioino, il prossimo 28 maggio dalle ore 10 alle 14.

Organizzato dal Dipartimento carceri del Movimento Forense, sempre in prima linea, insieme all’associazione “Nessuno tocchi Caino”, per difendere la vita e i diritti dei reclusi, l’incontro ha per titolo: “La Costituzione, la condizione carceraria e la desertificazione affettiva”.

Fra i principali temi sul tavolo, quella innovativa sentenza della Corte Costituzionale, la n. 10 del 26.1.2024, che ha stabilito il diritto dei detenuti a colloqui intimi con i loro partner di vita. Un provvedimento per certi versi rivoluzionario, «che per la prima volta porta in primo piano le esigenze affettive dei detenuti, da sempre dimenticate», afferma l’avvocato Alessandro Gargiulo, coordinatore nazionale del Dipartimento Carceri del Movimento Forense, in prima fila tra gli organizzatori dell’evento.

A seguire la locandina con tutti gli interventi.

 


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