STATI UNITI / PRIMA DELLA PANDEMIA GIA’ SI STANZIAVANO FONDI… PER LA PANDEMIA

Oltre un mese prima dello scoppio della pandemia da covid 19 a livello mondiale, sia la Camera che il Senato degli Stati Uniti hanno approvato delle sostanziali modifiche di legge per quanto concerne i ‘prodotti biologici’ e le ‘proteine’, facendo esplicito riferimento ai vaccini prodotti con la tecnologia genetica mRNA, come quelli solo dopo un anno immessi sul mercato da Pfizer e Moderna.

Avevano la palla di vetro o la sfera di cristallo i governanti a stelle e strisce per prevedere ciò che solo in seguito sarebbe successo?

La domanda sorge più che mai spontanea, visto che negli Usa si comincia a rammentare quella legge ideata per aggiornare i finanziamenti americani, modificata dalla Camera il 17 dicembre 2019, e basata sui preziosi suggerimenti forniti dalla ‘Food and Drug Administration’ (FDA). E’ stata infatti la potente FDA a preparare un testo ad hoc, poi recepito dalla legge, denominato ‘Sec 605 Biological Product Definition’, mentre la normativa che ne è scaturita va sotto il nome di ‘Further Consolidated Appropriations Act’. Molto strategico, l’Act, perché ha magicamente previsto ingenti stanziamenti, ossia vagonate da miliardi di dollari per “una futura emergenza pandemica”. La solita, miracolosa palla di vetro…

Da tenere a mente due circostanze.

La solitamente rigida e intransigente FDA, il 23 agosto scorso ha mostrato un anomalo ‘guanto di velluto’ nei confronti di Pfizer e Moderna, allorchè ha dato l’ok definitivo ai vaccini prodotti dalle due aziende, bypassando tutti i tempi previsti di test & trials: il termine fissato, infatti, era stato stabilito per dicembre 2023. Inseguito a tale immotivata e illegittima decisione, pochi giorni dopo, a fine agosto, si sono dimessi i due vertici dell’Ufficio FDA per le autorizzazioni ai vaccini.

Non basta: perché solo pochi giorni fa, a fine novembre, la stessa FDA ha chiesto ad un tribunale americano di poter secretare fino al 2075 (avete letto bene, la bellezza di 55 anni!) tutti i dati relativi alle sperimentazioni condotte da Pfizer e Moderna in quei pochi (sei) mesi. Alla faccia della trasparenza sempre invocata in casa FDA e dalle stesse star di Big Pharma!

Altre circostanze da non dimenticare, a proposito di strane ‘preveggenze’. Nel 2010 Bill Gates definì il decennio che si apriva come quello delle pandemie; seguito a ruota dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (di cui la ‘Bill & Melinda Gates Foundation’ è il secondo finanziatore a livello internazionale) che lo proclamò ufficialmente pochi mesi dopo.

E, promosso dallo stesso onnipresente Gates nonché dal ‘World Economic Forum’ guidato dal banchiere tedesco Klaus Schwab, a novembre 2019 – quindi sempre a ridosso dello scoppio del covid – si svolse ‘Event 201’, dove gli scenari pandemici venivano abbondantemente dettagliati.

Ma torniamo a bomba. Ossia alla ‘previsione’ di Camera e Senato Usa, quel dicembre 2019.

Ecco cosa veniva scritto (e stanziato) nello strategico ‘Act’ in cui già si faceva cenno alle strategie geniche vaccinali a base di mRNA: “Per un importo aggiuntivo per le spese necessarie a preparare o rispondere a una pandemia di influenza, 260 milioni di dollari; di cui 225 milioni sono disponibili fino ad esaurimento, per le attività che comprendono lo sviluppo e l’acquisto di vaccini, antivirali, cure mediche necessarie, forniture, diagnostica e altri strumenti di sorveglianza; i fondi possono essere utilizzati per la costruzione o ristrutturazione di strutture di proprietà privata per il produttore di vaccini contro l’influenza pandemica   e altri farmaci biologici”.

E il virus è subito stato servito…

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