PALAZZO SAN GIACOMO / ARIECCO BASSOLINO

Ariecco Bassolino. L’ex primo cittadino che un quarto di secolo fa accendeva, per pochi mesi, il Rinascimento napoletano, torna in pista.

E fa balenare la sua gran rentrèe, Antonio Bassolino, la corsa per tornare da padrone a palazzo San Giacomo, dove fu il re per tutti gli anni ’90, per poi passare alla poltrona di Governatore per due legislature.

Tenendo a battesimo la nuova sede della sua Fondazione Sudd, fa capire ai suoi fans e non solo: Napoli mi chiama ad un nuovo impegno, lo faccio per spirito di servizio, per la mia città ridotta in condizioni penose.

Gli attuali timonieri di palazzo San Giacomo, a cominciare dal sindaco arancione Luigi de Magistris, a suo parere sono da anni “bendati”: non vedono i disastri cittadini e si comportano come se in città fosse tutto rose e fiori.

Servizi da quinto mondo, strade sgarrupate, autobus ogni 50 minuti, monnezza di nuovo a cumuli per le strade, verde e mare inesistenti, palazzi che crollano, malavita dilagante, di tutto e di più per dar vita (sic) ad una città in coma, senza più neanche la forza di reagire. E con tutte le sue potenzialità mortificate.

Ha superato indenne le bufere giudiziarie, Bassolino, non ha mai coltivato un feeling con l’ex premier Matteo Renzi e per questo ora l’occasione può essere propizia per ottenere un sostegno da parte del Pd di Nicola Zingaretti.

De Magistris, dal canto suo, una settimana cerca di cucire una sorta di rapporto con i 5 Stelle – puntando soprattutto sull’amicizia personale con Roberto Fico – e una settimana fa mezzo occhiolino al Pd. La terza e la quarta settimana, poi, fa guerra a tutte e due e soprattutto al governatore Vincenzo De Luca.

Racconta chi gli è vicino da anni. “Cerca di lanciare un erede che non c’è né tantomeno ha cercato di costruire in questi anni. L’unico profilo è quello della giovane Alessandra Clemente oppure dell’assessore alla cultura Nino Daniele, un ex Pd dal volto presentabile. Lui ovviamente punta alla Regione, e per questo spara bordate continue in direzione De Luca. E’ fisiologico quindi che non possa costruire neanche un minimo di alleanza con il Pd”.

Nel montaggio di apertura, Antonio Bassolino e Luigi de Magistris

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