PORTOGALLO / A TUTTA CINA CON I “PANDA BOND”

Il Portogallo parla sempre di più cinese. Non è solo uno dei principali paesi europei ad ospitare investimenti in arrivo da Pechino, ma adesso emette anche i “panda bond”, le cosiddette “obbligazioni panda”.

L’Agenzia portoghese per la gestione del debito del Tesoro, infatti, ne ha appena emesso per un valore da circa 2.000 milioni di yuan (pari a 289 milioni di euro) con scadenza a tre anni.

Si tratta quindi del primo paese della zona euro ad emettere debito in yuan nel mercato cinese.

Secondo gli operatori finanziari, il collocamento di obbligazioni aveva una forte richiesta da parte degli investitori, che ha superato di oltre tre volte l’ammontare offerto, consentendo la riduzione del tasso marginale iniziale da 4,35 al 4,09 per cento.

Per il ministro delle Finanze portoghese, Mario Centeno, si tratta di “un elemento positivo nella gestione del debito estero del paese nella fase di medio termine” e ciò potrà consentire a Lisbona di espandere la sua base di investitori.

Dietro le spalle, per il Portogallo, la pesante crisi tra il 2011 e il 2014 che costrinse il paese a chiedere un “salvataggio internazionale”.

Da allora l’economia è tornata a dati positivi in tema di crescita e perfino le sempre severe (spesso e volentieri per motivi non troppo trasparenti) agenzie di rating si sono dimostrate ottimiste.

Solo pochi giorni fa Fitchha migliorato il rating, passato da “stabile” a “positivo”, “aprendo la porta – secondo gli analisti – ad un miglioramento delle valutazioni per la fine dell’anno”.

 

Nella foto il ministro portoghese Mario Centeno

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