NAPOLI / ECCELLENZE IN MEZZO ALLA MONNEZZA

C’è un luogo, a Napoli, che tutti i turisti dovrebbero visitare per una foto ricordo, capace di immortalare la Napoli che i partenopei oggi vivono, tutti i giorni. E portarla via come cadeau.

Del resto non è lontano dalla stazione di Napoli (circa 200 metri) e dal porto di Napoli (500 metri).

Si trova nell’ex zona industriale, basta percorrere via Marina e ci si arriva in un baleno, traffico e soprattutto gli eterni, mostruosi lavori stradali – peraltro interrotti da circa sei mesi – permettendo.

Forse è più consigliabile un percorso a piedi, tutto il lungomare di via Marina e ci arrivate, partendo dal porto, in un quarto d’ora. Altezza di riferimento il mega parcheggio Brin, ormai un pezzo storico della nuova Napoli.

Il marciapiede di via Brin intasato di rifiuti. In apertura la centralissima strada, su cui si aprono strutture importanti come Eccellenze Campane, una residenza universitaria della Federico II ed un complesso di uffici che ospita, fra l’altro, la redazione del Sole 24 Ore.

Traversate la strada – attenti a non essere falciati vivi dalle auto che se ne fregano dei semafori – e procedete verso l’interno per un centinaio di metri, anche meno.

Ecco, siete arrivati nel paradiso, nell’Eden delle Eccellenze Campane, una mega struttura, gigantesca, inaugurata un paio d’anni fa per ospitare tutte le eccellenza agroalimentrari che si producono nella regione. E si possono ovviamente anche gustare, perchè all’interno vi sono self service, ristorantini e bisrtrot dove potrete assaggiare di tutto e di più. E comprare, per portare a casa vostra ‘o mare di Napoli, catturare il suo sapore come dice il mitico Cannavacciuolo.

A questo punto sorge spontanea la domanda: ma chef Cannavacciuolo si è affacciato per guardare cosa c’è al di là delle luminose e amplissime vetrate, lo spettacolo che tutti i turisti e i visitatori possono godersi?

‘O Mare suo? Una sirena che esce dall’azzurro golfo? Un Maradona affrescato in una delle sue mitiche rovesciate?

Purtroppo no. Solo una muraglia di monnezza. Tonnellate di spazzatura accumulate da giorni e giorni sotto il caldo di questo settembre. Da far tornare alla mente gli ultimi anni della Iervolino sindaco, quando la monnezza arrivava ai primi piani delle case. E sbarcò il supercommissario Bertolaso-San Gennaro per fare ‘o miracolo e ripulire Napoli in un baleno.

Oggi il miracolo dovrebbe essere ben altro. Mentre a Palazzo San Giacomo si gingillano con i bit coin alla napoletana, la città affoga in un mare di degrado e putridume. Altro che eccellenze… 

 

via brin video

 

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