All’insegna dell’antifascismo

InvestireOggi è uno di molti, forse troppi centri di elaborazione degli umori politici degli italiani, detto diversamente è una struttura di analisti per il monitoraggio del consenso che i potenziali elettori assegnano ai partiti. Da un paio di anni in qua, i neofascisti di Fratelli d’Italia hanno monopolizzato il vertice dei gradimenti e le accertate difficoltà della sinistra nel contrasto all’anomalia del rigurgito della destra hanno finora scoraggiato chi si è illuso di ribaltare la ‘classifica’. Questo esordio di primavera piena propone insperata luminosità sull’auspicato ribaltamento in favore della sinistra, sempre che il difficile percorso ad ostacoli sia decisamente innovativo, verrebbe da dire rivoluzionario, liberatorio di tanti ‘se e ma’. L’incognita che frena l’ottimismo propone un quesito purtroppo senza soluzione. In questa delicata fase di aspra competizione preelettorale è utopia impossibile immaginare un blocco di componenti politiche che all’unisono dessero dare una spallata alla destra per restituire all’Italia la piena democrazia costituzionale. A sostenere l’idea di questo spericolato esercizio da prestigiatori della politica interviene l‘arcinoto detto “la matematica non è un’opinione’, cioè la logica dei numeri. Il sondaggio di InvestireOggi sorprende e tede a rianimare i delusi della sinistra: la clamorosa distanza tra Fratelli d’Italia e il Pd, pur se con passo lieve, tende a ridursi di mese in mese, forse più per demeriti della destra che per meriti della sinistra. Pesano sulla testolina biondo Oreal della Meloni incompetenze, gaffe, stupidate dei suoi ‘fratelli’ e ‘cugini’ (La Russa, Piantedosi, Valditara, Lollobrigida, Santanchè, Salvini, Calderoli…). Ora il vantaggio di FdI è di soli 6 punti, 26,6 contro 20,3 del Pd e si fa faticosamente strada la missione impossibile di ricombinare i numeri in modo anarchico, ma non sconsiderato. Dice la cabala dei sondaggi che il centro destra (per nulla compatto come vuole far credere) è accreditato di un 44,5 % (FdI, Lega, Forza Italia) e il centro sinistra del 24,2% (Pd, Sinistra italiana + Verdi). Ma ragionando in chiave di antifascismo cambierebbe tutto, se il collante dell’opposizione desse concretezza alle singole dichiarazioni di abiura del fascismo  dei 5Stelle, di Iv+Europa, Azione, lista per la pace di Santoro così da scardinare la scombinata maggioranza. Al tirar delle nuove somme avemmo questo positivo sommovimento: centro destra 44,5, centrosinistra 51,5 (Pd, 5Stelle, Sinistra e Verdi, Italia Viva, Azione, Santoro)Cioè un ‘volemose bene’ fantapolitico? Purtroppo sì, ma è l’unico presupposto per estromettere la destra dal governo e dare il via alla trattativa di un antifascismo eterogeneo ma coeso, in condizione di formulare un programma partecipato, redistribuire responsabilità concordate collettivamente e guardare con competenza ed efficienza alle incombenti scommesse con il difficile futuro del Paese.

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