DIFENSORI CIVICI / DALLA LOMBARDIA ALLA CAMPANIA ZERO TITULI

Difensori civici, continua la sceneggiata dalla Lombardia alla Campania.

Sul primo fronte, s’è ormai insediato da alcune settimane il candidato più votato dal Consiglio regionale, Carlo Lio, nel cui curriculum primeggia la “licenzia media”, non si sa neanche presso quale istituto conseguita. Per il resto, zero tituli.

Ma a quanto pare ai lumbard sta bene così, profilo ottimo e abbondante. Il Tar – pure interpellato – non è entrato nel merito, non ravvisando urgenze. Al Consiglio di Stato ‘per motivi cautelari’ s’è poi rivolto uno dei concorrenti per quella carica, l’avvocato Giuseppe Fortunato, designato da diverse sigle e associazioni. Ma anche in questo caso per il merito occorre attendere, la giustizia è sempre lenta come una lumaca.

Fortunato battagliero anche sul fronte campano, dove è ugualmente bagarre.

Il Consiglio regionale non ha espresso un nuovo nome sulla valanga di candidati, una settantina, buttati lì alla rinfusa, senza alcun criterio di minima selezione; mentre il Consiglio di Stato ha deciso per ora di non decidere sulla precedente querelle, rinviando il tutto al 6 dicembre prossimo. Una carica scippata e riassegnata, quella di difensore civico della Campania. Al solito in barba alla legge.

Ma si sa, dalle Alpi alle Piramidi, da Milano a Napoli leggi e codici sono ormai un optional.

 

Nella foto Carlo Lio

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