PENTAGONO / PIOGGIA DI MILIARDI PER LE GUERRE

Joe Biden vuol tenersi pronto per l’attacco contro Cina e Russia.

Per questo ha fatto appena stanziare la bellezza di 715 miliardi di dollari a favore del Pentagono.

L’esplosiva notizia, ignorata da tutti i principali organi d’informazione occidentali, orami cloroformizzati, viene fornita solo dall’agenzia ‘Bloomberg’.

Un vero e proprio ‘ribaltone’ degli scenari fino a questo momento disegnati dal mainstream, che ha osannato lo sbarco di Biden alla Casa Bianca, vittorioso sul rivale guerrafondaio e pazzo, come è sempre stato dipinto Donald Trump. La concreta realtà dei fatti, invece, sta dimostrando esattamente il contrario.

Ecco il testo della Casa Bianca riportato da Bloomberg: “La richiesta discrezionale del presidente per il 2022 include 715 miliardi di dollari per il Dipartimento della Difesa (Pentagono) per scoraggiare la Cina. La richiesta discrezionale dà la priorità assoluta alla necessità di contrastare la minaccia proveniente dalla Cina come la principale sfida del Dipartimento”.

Si tratta, appunto, della richiesta a quanto pare ‘iniziale’ di budget per le spese discrezionali, inviata il 9 aprile al Congresso degli Stati Uniti.

Viene significativamente aggiunto, nel documento che “il Pentagono cercherà anche di scoraggiare il comportamento destabilizzante della Russia”, così come la modernizzazione del programma nucleare di quel paese.

Secondo Bloomberg, il piano del Pentagono per contrastare Cina e Russia prevede più sofisticate ‘armi ipersoniche’ e un deciso rafforzamento della Marina militare Usa, soprattutto attraverso l’uso di sottomarini con missili balistici e navi senza pilota.

Ancora. Nel testo della richiesta dell’esecutivo Biden si rammenta che il Pentagono, approfittando dell’iniziativa ‘Pacific Deterrence’ e collaborando con gli alleati NATO, aumenterà le sue possibilità di “affrontare le sfide” con lo spirito e soprattutto i mezzi più idonei.

Non si manca di sottolineare, nel documento, come le già tese relazioni tra gli Usa e la Cina si stanno rapidamente deteriorando. La Casa Bianca, in particolare, mette in discussione alcune questioni ritenute molto calde, come il commercio, la sicurezza informatica, la tecnologia, la nuova legge sulla sicurezza nazionale di Hong Kong e le controversie territoriali nel Mar della Cina meridionale.

 

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