BILL GATES / NON FERMA PIU’ IL SOLE. PER ORA  

L’esperimento di oscurare il sole al fine di fermare il riscaldamento globale è stato stoppato dall’Agenzia Spaziale Svedese (SSC). La stessa Agenzia ha annunciato che il programma, finanziato da Bill Gates, ha “diviso la comunità scientifica” e quindi non verrà portato avanti.

Il programma è denominato ‘Stratosperich Controlled Perturbation Experiment’ (SCoPEx) e si era assicurato un cospicuo finanziamento dall’Università di Harvard, dove lavora il fisico David Keith, grande amico di Gates e ‘mente’ scientifica di tutto il progetto.

E’ stato lo stesso Keith, a botta calda, a minimizzare l’accaduto, dichiarando all’agenzia Reuters che “si tratta solo di una battuta d’arresto” e ha anticipato che il progetto potrebbe trasferirsi negli Stati Uniti, dove le Accademie nazionali di scienze, ingegneria e medicina hanno di recente pubblicato un rapporto in cui si chiede di investire 100-200 milioni di dollari nel settore della geoingegneria solare per i prossimi cinque anni.

L’idea finanziata da Gates, in parole povere, prevede il rilascio di carbonato di calcio, essenzialmente polvere di gesso, nell’atmosfera, mediate l’utilizzo di un gigantesco pallone ad alta quota. Si tratta di fare in qualche modo del cielo una sorta di mega filtro per il sole: un enorme ‘preservativo aerochimico’ – come lo definiscono alcuni tecnici – per bloccare i raggi solari. Con ciò i promotori si augurano una riduzione della temperatura e quindi un contenimento del riscaldamento globale.

Il governo svedese ha subito appoggiato e caldeggiato il programma. Non hanno fiatato le tante associazioni ambientaliste, molte delle quali ricevono fondi proprio dalla Bill & Melinda Gates Foundation. Gli unici ad opporsi al progetto sono stati gli animatori del gruppo ‘Saami’, che sostengono le ragioni della popolazione indigena svedese. Hanno sottolineato che l’esperimento di Gates “tenta essenzialmente di imitare le eruzioni vulcaniche vomitando continuamente nel cielo particelle che oscurano il sole”.

I promotori di ‘Saami’ sostengono che “SCoPEx potrebbe avere effetti sociopolitici irreversibili e non fa nulla per ridurre le emissioni di carbonio, ritenute la principale causa del cambiamento climatico”.

Scrive Summit News: “In sostanza, l’intera idea viene fuori come uno strano tentativo vampiresco di affamare il pianeta della luce solare, il motore di tutta la vita, con ben poca logica scientifica”.

Bill Gates ha investito milioni di dollari nella geoingegneria, finanziando in particolare le ricerche portate avanti da Keith, il padre di SCoPEx.

Sorge spontaneo un interrogativo: come mai le stesse forze che spingono per la sostituzione dei carburanti fossili con l’energia solare (e le altre fonti rinnovabili) proprio ora vogliono diminuire l’irraggiamento del sole? Un controsenso.

Cerca una spiegazione uno dei maggiori ricercatori viventi sul fronte dei cambiamenti climatici, William Engdahl, che ha elaborato non pochi studi sui ‘cicli solari’ e il loro impatto sul clima. Secondo alcune teorie che Engdahal appoggia, non è la presenza dell’uomo a generare cambiamenti di temperatura (cui, peraltro, l’umanità pretecnologica è sempre sopravvissuta), si tratta invece di cicli dell’attività solare che possono durare anche decenni. Ed oggi ci ritroveremmo in un ‘minimo solare’.

Scrive Engdahl: “Potrebbe essere che i poteri che stanno dietro artisti del calibro di Bill Gates o Klaus Schwab (il teorico del ‘Great Reset’, ndr) conoscono bene il minimo solare in arrivo. Questo spiega la loro selezione del periodo dal 2030 al 2050 nell’obiettivo dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite?”.

Lasciare l’umanità senza energia (perfino quella solare!) “sarebbe un modo diabolico per accelerare il loro programma di riduzione della popolazione, mentre il mondo è colto impreparato per gravi fallimenti dei raccolti e carestie di massa”.

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