CRISI DI GOVENO / LA FOGLIA DI FICO

Plana sul più alto colle del Quirinale in sella ad un tappeto volante.

Non siamo nel bel mezzo delle ‘Mille e una notte’, né tra le fantasmagorie di quell’universo da favola.

Ma dentro la più pazzesca crisi di governo che il nostro Paese abbia mai affrontato, nel corso di una crisi economica e sociale senza precedenti dalla guerra in poi e alle prese con una pandemia da far tremar le vene ai polsi.

Ma possiamo ‘Star Sereni’, proprio come diceva quel dì il mitico Matteo Renzi alla scaricando Enrico Letta.

Possiamo dormire tra i più soffici guanciali sonni tranquilli per l’incarico di ‘Esploratore’ affidato dal Sommo Sergio Matterella in mani più che premurose, quelle del presidente della Camera, Roberto Fico.

Vi starete chiedendo il perché di quel ‘tappeto’ volante.

Val la pena, ai più, di rammentare che dieci anni fa, esattamente 10, l’Esploratore si occupava di tappeti.

Non siamo su ‘Scherzi a parte’.

Ma, semplicemente, ricordiamo quell’atelier di via Manzoni, nella zona alta di Napoli, vista flegrea mozzafiato, zeppo di tappeti orientali.

E lui, l’Esploratore, prodigo di spiegazioni per gli ospiti, regolarmente a bocca aperta davanti a tanto splendore. Dava una mano ai suoi genitori, che avevano deciso di aprire l’atelier. Mentre il rampollo di famiglia si dilettava di politica. E si era invaghito delle idee di un Vate che cominciava a far capolino sulla scena pre-politica, al secolo Beppe Grillo.

Veloce, man mano, l’ascesa in quell’empireo di Stelle, altro che 5.

Sempre a bordo di quel magico tappeto volante.

State sereni, dunque, perché l’Esplorazione è affidata in ottime mani.

E se ne fosse bisogno di un’altra – di mano, super collaudata – non c’è che da rivolgersi al conterraneo, in questi giorni spesso evocato come papabile premier (dal solito Matteo, non il leghista): Luigi Di Maio, il ministro degli Esteri che conosce tutte le capitali a memoria (così si diceva tanti anni fa di un mitico responsabile Esteri del ‘Mattino’, di tutto ignorante men che di capitali).

Del resto, nel suo (del titolare del Viminale, of course) pedigree fanno bella mostra bibite & lattine che si prodigava a dispensare tra gli spalti dello stadio San Paolo, sempre a Napoli. E non vi militò solo – come raccontano i maligni – in veste di ‘bibitaro’: ma anche di ‘steward’, quelli che non salgono solo a bordo degli aerei ma popolano (o meglio, popolavano) gli stadi.

Un fantastico tratto in comune, tra i due: l’idea di volare, su fantastici tappeti o supersonici velivoli.

Paura di volare, allora? No, State Sereni.

Peccato poi che a schiantarsi, in questo blu dipinto di blu, siano solo gli italiani.

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