CAVALLI / CONDANNE PER MALTRATTAMENTI A NAPOLI

Traffici di rifiuti tossici, disastri ambientali. Ma anche corse clandestine di cavalli, maltrattamenti degli animali, somministrazione di doping.

Di tutto e di più nel corso di una grossa inchiesta portata avanti dalla procura di Napoli quattro anni fa.

Del filone principale d’inchiesta – quello relativo ai crimini ambientali – non s’è più saputo niente, perso nelle nebbie giudiziarie.

Novità, invece, sul fronte dei maltrattamenti. Tre imputati, infatti, sono stati condannati, anche se in maniera lieve, 18 mesi di galera e 8.200 euro di multa.

Cosa era infatti successo? Sono stati sequestrati ben 120 equini, trovati in una scuderia per cavalli da corsa costruita abusivamente, addirittura su terreni nel napoletano di proprietà delle Ferrovie dello Stato, che di tutta evidenza se ne fregavano di quanto succedeva su quelle aree.

Dopo un affidamento temporaneo a titolo oneroso, per il quale è stato delegato un soggetto qualificato (ossia un allevamento autorizzato), i cavalli sono stati riaffidati in custodia giudiziaria agli stessi soggetti finiti sotto processo.

Una prassi certo non nuova a Napoli. C’è chi rammenta infatti molto bene quanto successe, una trentina d’anni fa, ai cavalli di proprietà del potente clan Nuvoletta di Marano, che tra i suoi tanti beni aveva anche un super scuderia. Anche allora vennero sequestrati, e poi affidati agli stessi Nuvoletta, ritenuti gli unici in grado di badare a quei cavalli che conoscevano bene!

E’ andato in scena lo stesso copione.

Siamo comunque arrivati alla sentenza di primo grado per quanto concerne il filone dei maltrattamenti. Che ha visto la lieve, ma significativa condanna.

Hanno dato impulso al processo, e si sono costituiti parte civile, l’associazione Horse Angels (una sigla da anni in prima fila per la tutela non solo degli equini ma di tutto l’ambiente), l’altra sigla ecologista CEDA e lo stesso Comune di Napoli, che si è attivato grazie all’impegno dell’ufficio del Garante per i diritti degli animali, guidato dalla giornalista Stella Cervasio.

A seguire potere leggere l’inchiesta pubblicata nel 2016 dalla Voce sul business doppio “rifiuti-cavalli”.

 

 

 

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