GLIFOSATO / LE MINACCE DEI VERTICI MONSANTO ALLE MAMME AMERICANE

Un forte j’accuse del portale Usa Newfoodeconomy diretto contro Monsanto, il colosso comprato dalla tedesca Bayer un anno fa per una cifra record, oltre 600 miliardi di dollari.

Il portale è entrato in possesso di alcune e-mail bollenti, riguardanti uno scambio di pareri intercorso sei anni fa tra un pezzo grosso di Monsanto, Daniel Goldstein, e due consulenti. Al centro della discussione, una lettera aperta inviata da una associazione di madri, “Moms Across America”, un gruppo di sostegno che si occupa di diritti sociali e civili.

Le e-mail sono state svelate durante il processo contro Bayer, a proposito delle sciagurate conseguenze per l’uso del Roundup, il glifosato killer. “Noi mamme -veniva scritto nella lettera indirizzata all’allora ceo di Monsanto, Hugh Grant – sappiamo che sua madre sarebbe orgogliosa di lei se mettesse al primo posto la salute della nazione e smettesse di vendere semi Ogm e spruzzare il glifosato (Roudup) e altri pesticidi più pesanti”.

Goldstein, dal canto suo, scriveva ai consulenti che il gruppo di madri aveva fatto “una serie di accuse piuttosto sgradevoli” e che lui aveva “litigato per una settimana per massacrarle”.

In effetti il boss di Monsanto usa un’espressione ben più volgare riferendosi all’associazione che osa protestare: “beat the shit out”, tenete la merda fuori!

E con la stessa volgarità uno dei consulenti, Bruce Chassy, allora docente all’Università dell’Illinois, sostiene la necessità di attaccare il gruppo di mamme.

Appena più british ma non meno duro nella sostanza l’altro consulente, Wayne Parrot, uno scienziato delle colture (sic) all’Università della Georgia, di stretta osservanza Ogm: “Non puoi picchiare duro contro le madri – scrive – anche se sono madri stupide, ma puoi sconfiggere l’industria del biologico che ha falsamente affermato, pagato e scritto quella lettera”.

Così commenta Ken Cook, presidente di una Ong ambientalista, Environmental Working Group: “Queste brutte e-mail rivelano il totale disprezzo che la Monsanto ha per la salute pubblica e per i consumatori, comprese le madri che vogliono solo proteggere la salute dei loro figli”. E aggiunge: “Bayer si sta riprendendo dal suo monumentale errore di acquisto della Monsanto e queste e-mail dovrebbero ricordare loro che hanno acquistato la società che fornito DDT, Agent Orange e PCB”.

Non è finita. In un’altra e-mail, uno scienziato di Monsanto esprime preoccupazione per i rischi per la salute derivanti dal glifosato. A metà 2014, infatti, la tossicologa Donna Farmer mette in guardia un portavoce della compagnia dal fare commenti pubblici sulla sicurezza di Roundup. “Non possiamo dire che il glifosato sia sicuro… possiamo solo raccontare la storia di un uso sicuro…”.

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