PALERMO CALCIO / MASSONI E FORZANOVISTI UNITI NEL PALLONE

Massoni e fascisti all’assalto del pallone siciliano. Personaggi legati da un lato alle logge massoniche e dall’altro agli ambienti di Forza Nuova, infatti, stanno per mettere le mani sul Palermo Calcio, in crisi da anni e prossimo al crac. Ma sta per arrivare, in corner, un salvagente lanciato da un team che più border line non si può.

 

DA PALERMO A LONDRA, VIA MALTA

Partiamo dalle news. Venerdì 3 maggio alla sezione fallimentare del tribunale di Palermo viene affrontata la patata bollente del crac, ma con ogni probabilità il tutto verrà rinviato perché “la trattativa” sta andando in porto.

Sarà il gruppo ARKOS, infatti, a rilevare la società. Nell’ultimo consiglio d’amministrazione del Palermo calcio la questione del passaggio di quote è stata al centro dei lavori, compresa la delicatissima situazione finanziaria e “le possibili evoluzioni legate al deferimento della società per irregolarità negli ultimi quattro bilanci societari”.

Ecco la soluzione che al 99 per cento scenderà in campo.

Walter Tuttolomondo

Proprietaria del Palermo diventerà la società Arkos, il cui numero uno è Walter Tuttolomondo, in tutti gli affari gemellato con il fratello Salvatore. Le fette societarie di Arkossono controllate all’89,59 per cento da una società britannica, GEPRO Investments Partners Ltd. Le restanti, piccole quote sono suddivise tra Hare Share Holding con il 4,18 per cento; Antonio Prioricon il 2,9 per cento; Federico Lombardi con il 2,88 per cento; Carlo Onorio Accardi con lo 0,45 per cento.

A chi fa capo la misteriosa Geproche dirige tutta l’orchestra siciliana?

Si tratta di un’altra sigla ancor più misteriosa, acquartiera a Malta: Business & Comunication Ltd, che ha in mano il 70 per cento delle quote di Gepro, mentre il restante 30 per cento è detenuto da tale Sergio Fava.

Scrive il Giornale di Sicilia: “Torna sempre Malta sulla scena, a pochi anni dal legame tra Sport Capital Groupe il fondo malteseAbalone”.

 

IL FORZANOVISTA PISTILLI NEL MOTORE

A questo punto vediamo chi è il timoniere di Gepro. Salta fuori il nome di Stefano Pistilli, che nell’organigramma societario ricopre il ruolo di “Director” di Gepro Investiments Partners a Londra.

Stefano Pistilli

Romano, originario di Albano Laziale, trapiantato a Londra per i suoi affari mister Pistilli: l’ingresso diGeproin Arkos è di pochi mesi fa, ottobre 2018. Ma i business inglesi vanno avanti da anni, al timone di un nutrito gruppo di sigle dai nomi più che mai evocativi.

Si tratta della fresca Prime Capital Investment Ltd, e delle più anziane (alcune tra esse sciolte) UK Privilege Ltd, di Geo Consulting, di Blackwood (tradotto, Bosconero) Properties Ltde di Gladio Consulting Ltd, una sigla che già dalla denominazione è tutta un programma.

Pistilli chi? Lui smentisce ogni gemellaggio, ma risulta “membro di Forza Nuova” in un comunicato diramato ad ottobre 2015 da “Alliance for Peace and Freedom”, una formazione politica europea capeggiata dallo stesso numero uno di Forza Nuova da anni, Roberto Fiore.

Non basta. Perché secondo la stampa britannica Pistilli risulta segretario generale di “Coalition pour la Vie e la Famille”, altra formazione dell’estrema destra belga, legata a quella francese di “Civitas”.

Roberto Fiore

Ancora, viene sottolineato negli ambienti della destra inglese: “altri rapporti di Pistilli con alcuni soggetti politici di destra radicale portano al Trust of St. Mark the Evangelist, un istituto londinese di cui lo stesso Pistilli si sarebbe definito trustee, ossia fiduciario. La società viene indicata come ‘charity’, quindi un’associazione benefica. Il legame con un’altra formazione europea di destra si evince dall’elenco degli altri ‘fiduciari’, tra cui Christian Albert Lindgreen, nel 2017 uno dei finanziatori di Europa Terre Nostre, altra fondazione di destra nazionalista costituita a Berlino”.

 

ZIG ZAG SOCIETARI INQUIETANTI

Un zig zag societario da brividi, un cocktail inquietante quanto basta.

Torniamo a bomba, ossia a Palermo. E ai Tuttolomondo brothers. “Saranno loro i nuovi padroni del Palermo”, scrivono i media siciliani, minimizzando in qualche modo il ruolo soprattutto organizzativo e finanziario svolto da Pistilli. Una formazione, comunque, ben compatta, a quanto pare dalle prime mosse in campo.

Il team ha superato l’offerta avanzata dal fondo d’investimenti a stelle e strisce “York”, che avrebbe fatto dormire certo sonni più tranquilli ai tifosi rosanero, per la sua solidità a livello internazionale e per alcune recenti, fruttuose incursioni nel mondo finanziario di casa nostra.

Maurizio Zamparini

Secondo i “rumors” il fondo Usa si sarebbe tirato indietro per via della querelle giudiziaria che dura da tempo e relativa al crac della società Mepal controllata dall’ex presidente del Palermo calcio, il costruttore friulano Maurizio Zamparini, da un ventennio alla guida della società rosanero.

Ma tant’è. Ora la parola spetta a Pistilli e ai Tuttolomondo.

Sono concentrati storicamente sul business del turismo, sul mondo del travel, i fratelli Tuttolomondo, avendo tra l’altro acquisito di recente non pochi tour operator. Originari della Campania e presto trapiantati in Sicilia per seguire il padre, professione assicuratore.

Dettagliato il quadro dei giocatori in campo, ecco qualche osservazione, soprattutto di carattere “storico”.

 

DAL GELLIANO TUTTOLOMONDO AL LATITANTE FIORE

Su quest’ultimo fronte, i Tuttolomondo, rammentiamo una cover story della Voce di ottobre 1993, la bellezza di 26 anni fa. Conteneva l’elenco di tutti i massoni d’Italia, un esercito da 26 mila nomi e passa. Un numero che in Campania andò a ruba (15 mila copie), visto che la Voce all’epoca era distribuita solo in quella regione. L’elenco era accompagnato da un articolo illustrativo, tanto per far comprendere meglio lo spessore di alcuni personaggi, fra i tanti citati.

E in quell’articolo – nell’entourage più stretto del venerabile Licio Gelli – compariva il nome di Salvatore Tuttolomondo. A proposito di una maxi operazione immobiliare in Toscana, così scrivevamo: “Tra i registi delle operazioni fanno capolino il porticese Salvatore Tuttolomondo (i cui interessi corrono lungo l’asse Sicilia-Campania), il notaio dei vip romani Michele Di Ciommo, coinvolto nell’affaireItalsanità, ed Enrico Nicoletti, un vero mago della finanza con l’hobby del riciclaggio, protagonista nell’acquisto del Kursaaldi Montecatini da parte della camorra”.

Passiamo a mister Pistilli, considerato tra i fans di Roberto Fiore, il leader maximo di Forza Nuova. Tra l’altro li gemella la lunga permanenza a Londra e gli affari messi in piedi. Guarda caso, tra i principali business di Roberto Fiore proprio quello del turismo, come abbiamo visto coltivato dai Tuttolomondo. Un business turistico a bordo in particolare della Easy Going, come la Voceha descritto in passato. E anche immobiliare. Un Fiore con il vento in poppa per un decennio, ben protetto dai servizi segreti di sua maestà britannica, l’MI6, visto che era libero di scorrazzare in mezza Europa e non solo, frequentando anche i campi di addestramento della falange in Libano, come dettagliò a suo tempo theGuardian.

Sugli affari di mister Fiore ha per anni documentato e denunciato il sito britannico di controinformazione Searchlight, soprattutto sul fronte della sua latitanza dorata: Fiore, infatti, avrebbe dovuto scontare una condanna a 9 anni in Italia, per tentata strage.

E adesso tutti pronti per l’avventura siciliana in sella al Palermo, massoni e forzanovisti!

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