AUTOSTRADE / LO SAPETE CHE I CONTRATTI SONO “SEGRETI”?

E’ il minimo che il governo revochi la concessione al gruppo Autostrade per l’Italia della famiglia Benetton. 

E’ lo straminimo che chi ammazza e distrugge sia obbligato, moralmente e legalmente, a risarcire tutte le vittime e a ripristinare lo stato dei luoghi, a sue spese. 

E’ il minimo del minimo che i responsabili apicali, direttivi, tecnici i quali hanno nomi, cognomi, indirizzi, numeri di telefono e mail, vengano processati in tempi ultrabrevi e assicurati alle patrie galere, per passare il resto dei loro giorni guradando il cielo a scacchi e ricordando ogni giorno il volto delle vittime. Troppo sarebbe chiedere scusa a tutti gli italiani per aver non solo rubato, ma anche ammazzato, oltraggiando i due comandamenti che più sentiamo nel cuore. 

Ma tutto questo e tante altre circostanze a parte, sorge spontaneo un interrogativo di base: come mai è stato ancora rinnovato e apposto pochi mesi fa il “Segreto di Stato” sui contratti che regolano le concessioni tra lo Stato e le imprese che si aggiudicano gli appalti miliardari autostradali? 

Un interrogativo da novanta che dovrebbe essere chiarito non domani, ma oggi: senza aspettare gli eterni silenzi sulle stragi di Stato sempre coperte da coltri di nebbie e muri di gomma.

Immaginate: se un contratto condominiale è non poco complesso, almeno una decina di pagine, un contratto di concessione arcimiliardario tra lo Stato e un colosso come Autostrade per l’Italia sarà un’enciclopedia da centinaia di pagine. Perchè ovviamente contiene clausole di ogni tipo, previsione dei costi, modalità di intervento, manutenzioni d’ogni sorta, analisi, statistiche, qualità dei materiali da utilizzare, numero di addetti da impegnare, norme per le assunzioni e che regolano i subappalti, penali. Qualcosa di assolutamente normale in tutti i paesi che osino definirsi civili. 

Il ponte Morandi crollato a Genova. Sopra, Luciano Benetton

Quanti italiani sanno che tali contratti stipulati dallo Stato – che fino a prova contraria è ancora una struttura pubblica – e un’impresa privata (in questo caso le Autostrade targate Benetton) sono assolutamente “segreti”? Sì “secretati” dallo Stato come se fossero patti stipulati con potenze straniere, col diavolo, coi servizi segreti o chissà chi. Ma cosa conterranno mai? Patti segreti per risparmiare sui materiali, patti illeciti per i subappalti, accordi corruttivi per comprare l’ok dei collaudatori? O cosa altro mai? Fossero resi pubblici, ogni dubbio cadrebbe di colpo. 

C’è solo un altro caso eclatante, in tal senso: i contratti stipulati dai cittadini-risparmiatori con le banche (private) sono ugualmente coperti da “Segreto di Stato”. E’ successo infatti ad un cittadino di far ricorso fino al Consiglio di Stato – la Voce ne ha scritto due anni fa – perchè si riteneva non tutelato da quel contratto, e quindi intendeva conoscerlo fino in fondo. Ebbene, una porta in faccia. Top secret.

A questo punto sorge spontanea la domanda: ma lo Stato (sic) sta dalla parte del cittadino o dei Moloch bancari, dei Bankster? Di chi truffa in guanti bianchi o dei risparmiatori fregati ? 

Lo Stato sta dalla parte dei Ras delle autostrade come i Benetton (oppure i Gavio o i Toti), o dalla parte di quei poveracci che hanno la sventura di trovarsi a passare sotto un cavalcavia o un ponte simbolo di ogni società civile?

P.S. Un invito a tutti gli italiani che abbiano ancora un minimo di sensibilità e/o coscienza: per favore, non comprate più prodotti Benetton, boicottateli. Passate parola ad amici e amici degli amici.  

           

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