Niente di nuovo da via Mazzini

Tutti uguali? Chi ha ritenuto fortemente innovativo il ricambio ai vertici della Rai è costretto a ricredersi. All’esposto dell’Usigrai, sindacato interno dell’azienda, fa seguito la delibera dell’autorità nazionale anti corruzione presieduta dal magistrato Cantone che riterrebbe illegittimo l’ingresso in Rai di 11 dirigenti esterni su 21 inseriti nell’organico dall’amministratore delegato Dall’Orto che tra l’altro conserva il compenso di oltre 600mila euro perché la delibera del Senato che fissa il tetto dei compensi a 240 mila euro per i dirigenti Rai non è retroattiva. Tra l’altro il nuovo statuto aziendale impone all’amministratore delegato di inserire i dirigenti con criteri non rispettati e 11 su 21 sono perciò a rischio. La loro nomina è arrivata dopo l’entrata in vigore il 26 gennaio 2016 del nuovo statuto aziendale che, nelle disposizioni anti-corruzione, prevede una procedura molto rigida con esclusione della “chiamata diretta” com’è avvenuto, la pubblicizzazione all’interno dell’esigenza di coprire posizioni vacanti e il confronto di profili. Tra i ruoli di rilievo assegnati senza rispettare le norme quello del direttore finanziario Agrusti, dei direttori di rete Daria Bignardi, Rai 3 (moglie di Sofri, amico di Dall’Orto), Ilaria Dallatana, Rai 2, Gabriele Romagnoli, Rai Sport, Diego Antonelli, vice dell’informazione, il consulente con contratto pluriennale Francesco Merlo. Contrastata anche la scelta di affidare a un esterno qual è Semprini lo spazio di “Politics” che succede a Ballarò, tra l’altro con scarso successo di audience dopo le prime puntate. L’imbarazzante quesito: possibile che tra i millesettecento giornalisti Rai non vi sia nessuno in grado di fare quanto o meglio di Semprini, importato da Sky? C’è poi un rilievo non secondario nel documento di Cantone. Denuncia il conflitto di interessi nella scelta di Génseric Cantournet come capo della sicurezza, selezionato da una società di cui è amministratore delegato il padre di Génseric. Ovunque il guardo io giro….

Nella foto Gianluca Semprini

 

 

Trump? Meglio del Milan, parola di Salvini

Le consuete farneticazioni del “fascioleghista” Salvini (l’attributo si deve al Fatto Quotidiano) si arricchiscono di una nuova ca…ta. Estimatore del truce candidato dei repubblicani alla presidenza degli Stati Uniti, lui devoto supporter del Milan calcio, esprime questo stupefacente concetto: pur di vedere il (troglodita, ndr) Trump insediato nella Casa Bianca,, accetterei la retrocessione dei rossoneri in serie B. In tema di ca…te una nuova bugia della sindaca Raggi. Il figlio è stato immortalato con la maglia della Lazio e il presidente della squadra, il funambolico Lotito, ha donato al bambino la maglia del neo acquisto Ciro Immobile. Il dono è stato rispedito al mittente, ma guarda un po’, nel giorno in cui la sindaca ha incontrato il presidente della Roma Pallotta per discutere del nuovo stadio dei giallorossi. Sono imparziale ha detto con furbizia istituzionale, la sindaca, smentita dal figlioletto vestito di azzurro laziale.

 

 

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