“L’‘UTERO’ DELL’INFORMAZIONE È MIO E LO GESTISCO SOLO IO”

È in atto l’occupazione della Rai: totale, selvaggia, bulgara, di rapina: è sciagurata normalità per la destra mussoliniana del partito unico, della censura, dell’annullamento di diritti fondamentali. Azzera la libertà di pensiero e di opinioni, la rappresentanza sindacale, il confronto democratico. Dalla Rai feudo al servizio di Meloni e affiliati è in corso l’egira del terzo millennio, l’esodo di chi ripudia l’opportunismo voltagabbana: di Fazio, Lucia l’Annunziata, Gabanelli, Gramellini, Fiorello, Amadeus, prima di loro Floris e Formigli, e di quanti li seguiranno per non assistere all’asservimento delle redazioni che lo subiscono passivamente. Fratelli d’Italia, cioè il neofascismo al potere, va oltre l’illecita occupazione. Propone di snaturare il principio già ampiamente calpestato della par condicio con l’esclusione dell’informazione istituzionale, ovvero di comizi senza limiti di tempo per “Yo soy Giorgia” e suoi adepti. Il blitz ha trovato oppositori agguerriti,  ma la destra non desiste e affida a Follini il piano scellerato di abolire la commissione di vigilanza della Rai, unico potenziale freno all’invasione barbarica di meloniani, leghisti ed eredi del berlusconismo.

Mimmo Lucano, assolto, riabilitato il modello Riace. L’associazione a delinquere? La Corte d’appello di Reggio Calabria afferma che “dall’istruttoria non è emerso nulla che dimostri l’esistenza di una struttura associativa”. La truffa? “Manca la prova degli elementi costitutivi il reato”. Il peculato? “Non è configurabile per la gestione e destinazione di somme di provenienza pubblica, anche dopo la loro corresponsione, quale corrispettivo del servizio, pattuito a seguito di apposito contratto e prestato”. La sentenza assolve Mimmo Lucano da tutti i reati gravissimi che gli venivano contestati dalla Procura di Locri: abusi d’ufficio, falsi, truffa aggravata, peculato e, soprattutto, di essere il promotore di associazione a delinquere che aveva lo scopo di “commettere un numero indeterminato di delitti” (contro la Pubblica amministrazione, la fede pubblica e il patrimonio) legati alla gestione dei progetti di accoglienza dei migranti. Le motivazioni dei giudici di secondo grado sono la “riabilitazione” piena dell’ex sindaco, arrestato su richiesta della Procura di Locri come conseguenza dell’inchiesta condotta dalla Guardia di finanza. È una sonora sconfitta della destra. Mimmo Lucano dopo l’assoluzione: “L’accoglienza non è il problema, ma la soluzione. Questo messaggio ha sconvolto il paradigma delle destre e la retorica dei porti chiusi. Ho accolto la sentenza di assoluzione della Corte di appello con orgoglio e soddisfazione. È l’uscita da un tunnel che ho vissuto come una mortificazione della mia anima. La sofferenza non era legata agli anni di galera, ma al tentativo di infangare il senso di una vita, il mio impegno sociale. Non volevo sconti, volevo un’assoluzione morale piena”. Così l’ex sindaco di Riace a margine dell’evento di ‘Alleanza Verdi Sinistra’ per la presentazione della sua candidatura alle europee.

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