GERMANIA / UBER ALLES PER LA GUERRA!

Germania & Regno Unito sempre più agguerrite al fianco dell’Ucraina contro il ‘macellaio’ di Mosca (come lo ha sempre etichettato il ‘padrone’ Joe Biden) Vladimir Putin.

L’ennesima conferma arriva dal fresco meeting, a Berlino, dei due ministri degli Esteri, il britannico David Cameron e la ‘Verde’ (sic) tedesca Annalene Baerbock.

Ecco alcune significative parole pronunciate dall’ex premier inglese: “L’Ucraina è il vero test per i politici di questa generazione. Non ho alcun dubbio che gli ucraini siano coraggiosi a sufficienza, non ho alcun dubbio sulla loro capacità di combattere e resistere a questa spaventosa aggressione russa. Ma noi, paesi europei, alleati di Kiev, riusciremo a portare a termine questa missione? Entrambi (Germania e Regno Unito, ndr) sappiamo che dobbiamo chiedere: cosa possiamo fare di più?”.

E la conclusione: “E’ necessario ottenere la pace aiutando gli ucraini dando loro tutto ciò di cui hanno bisogno per vincere sul campo di battaglia”.

Fino alla capitolazione di Mosca. E anche fino “alla pelle dell’ultimo ucraino”, secondo il mantra del presidente-pupazzo Volodymyr Zelensky.

Sull’incontro berlinese tra i due capi della Difesa, vi proponiamo la lettura di un interessante pezzo messo in rete l’8 marzo dal sito ‘Blondet & Friends’, titolato “Londra fa giurare a Berlino ‘Uniti contro la Russia, eh?’”.

L’esecutivo tedesco guidato dal socialdemocratico (sic) Olaf Scholz, d’altra parte, non ha certo bisogno di farsi pregare per sostenere Kiev a botte di sempre più gigantesche forniture militari, e non solo.

E’ freschissima la pubblicazione di imbarazzanti intercettazioni di bollenti frasi pronunciate da alcuni vertici militari tedeschi, guarda caso a proposito di forniture militari a Kiev, soprattutto dei nuovi e sofisticati missili a lungo raggio e lunga gittata ‘Taurus’, che possono essere armati con testate termonucleari: tanto per colpire meglio e in modo devastante il nemico.

Boris Pistorius

Del resto, negli ultimi mesi si è registrata una vera e propria escalation guerrafondaia proprio in Germania.

A inizio novembre getta benzina sul fuoco il ministro della Difesa Boris Pistorius: “Il nostro Paese deve diventare capace di combattere contro il nemico russo”; poi ai primi dell’anno incalza: “la Germania e tutti i paesi NATO devono armarsi di più per essere in grado di combattere una guerra che ci viene imposta”.

Chiaro, no?

Sempre a gennaio l’uscita del generale della Bundeswher (ossia l’esercito tedesco), Carsten Bauer, che sollecita un profondo (forse per tornare ai tempi del Reichstag)

“cambiamento di mentalità nella società tedesca “, insistendo sul fatto che la Nazione Tedesca ha bisogno di costruire “una deterrenza credibile per prepararsi a una potenziale guerra contro la Russia entro cinque anni”.

Capito?

Non c’è quindi niente da stupirsi se adesso piove sul bagnato e dichiarazioni che più belliciste non si può fioccano come la neve.

Ne sono un plastico esempio altre frasi di fuoco appena pronunciate da due pezzi grossi della nomenklatura tedesca.

Roderich Kiesewetter

Ha sottolineato un paio di giorni fa, nel corso di un’intervista rilasciata all’emittente statale ‘ZDF’, il vice presidente della Commissione di Sorveglianza del Bundestag (il Parlamento tedesco), Roderich Kiesewetter: “L’edificio del Ministero della Difesa russo e la sede dei Servizi segreti nazionali nel centro di Mosca sono obiettivi legittimi da attaccare”.

Non contento di tale farneticante dichiarazione di guerra, ha precisato: “E’ assolutamente chiaro che non si tratta di obiettivi civili e nemmeno di persone, ma di spiegare alla popolazione russa che sono loro gli aggressori”.

Ancora: “L’Ucraina deve avere l’opportunità di portare la guerra sul territorio russo”.

Parole che si commentano da sole. E danno il ‘segno’ del livello di totale incoscienza ormai raggiunto dai vertici tedeschi, che vogliono il letale allargamento della guerra senza se e senza ma.

Da rammentare che Kiesewetter è un ex alto ufficiale del Bundeswehr

Fa eco, a poche ore di distanza, il ministro della Sanità, Karl Lauterbach, che dirama il suo Verbo (o meglio, il suo bollettino di prossima guerra) attraverso il quotidiano ‘Neue Osnabrucker Zeitung’.

Ecco le sue altrettanto farneticanti parole: “La Germania deve migliorare il proprio sistema sanitario per poter rispondere rapidamente alle situazioni di grave crisi, come una nuova pandemia o, soprattutto, un conflitto militare. La prossima legislazione sulle riforme sarà un punto di svolta nel nostro sistema sanitario”.

Più in dettaglio: “Con il conflitto in Ucraina le sfide sono diventare ancora più serie e importanti. In caso di crisi, ogni medico, ogni ospedale, ogni autorità sanitaria deve sapere cosa fare subito. Abbiamo bisogno di responsabilità chiare, ad esempio per la l’allestimento e la distribuzione di un elevato numero di posti tra ospedali e cliniche del nostro Paese”.

Ancora: “Gli ospedali devono condurre delle esercitazioni per mettere in pratica la loro immediata risposta ai disastri, respingendo le accuse di allarmismo. Perché non fare nulla non è un’opzione”.

E l’affondo finale: “Sarebbe sciocco dire che non ci stiamo preparando per un conflitto militare e poi non arriverà. Secondo questa logica non ci sarebbe bisogno di un esercito, della nostra Bundeswehr”.

Heil, Lauterbech!

Lascia un commento