PAXLOVID / MENZOGNE & VERITA’ SUL VACCINO ANTICOVID DI PFIZER

Domenica sera l’ennesima sceneggiata griffata Roberto Burioni nel salottino di Fabio Fazio, traslocato dopo anni di Rai3 sul canale 9 Discovery.

Una pubblicità che più smaccata non si può all’uso del vaccino anti-covid made in Pfizer, ‘Paxlovid’,molto più pericoloso – perché spacciato per verità scientifica, sic – dello spot che vede come testimonial Michele Placido, peraltro denunciato (lo spot di Pfizer) dal Codacons perché “ingannevole”, sembrando quasi una pubblicità promossa dal Ministero della Salute.

Guarda caso – ironia della sorte – nelle stesse ore cominciava a far capolino via internet un fresco studio condotto dai ricercatori dell’Unità di Tossicologia del ‘Medical Research Council’ che fa capo all’Università di Cambridge. Nomi di grosso calibro, quindi, che mettono in guardia dall’uso dei vaccini a mRNA, come quelli di Pfizer e Moderna, perché esiste un grosso “problema tecnico”, legato alla possibile produzione della cosiddetta “Proteina Canaglia”.

Ai confini della realtà.

Ma esaminiamo più da vicino i due tasselli del puzzle.

Partiamo del Vate di tutti i Vaccini, al secolo Roberto Burioni, il massone “a sua insaputa”, come la Voce ha più volte raccontato e documentato (è iscritto al ‘Grande Oriente d’Italia’ ma nega di esserlo!); e in palese conflitto d’interessi, perché è consulente di alcune aziende farmaceutiche.

Nel corso del suo ‘dotto’ intervento al nuovo corso del ‘Che Tempo che fa’ made in Fazio, la star alla vaccinara ha impartito la solita lezioncina al popolo bue: che deve solo ascoltare e pendere dalle sue grandi labbra, e mai porsi domande, perché – come ha sempre sottolineato il Vate, così titolando anche un suo libro – “la Scienza non è democratica”.

In rapida carrellata, ecco le castronerie più clamorose.

Così ha esordito: “Mi farebbe molto piacere dire che il covid non c’è più. Ma non è così, perché c’è, anche se diverso rispetto a prima, ed è contagiosissimo. Anche se meno cattivo”.

“E’ soprattutto molto pericoloso per i più fragili, soprattutto gli over 60”.

E con la sua bacchetta magica dà i tre miracolosi consigli: “Se non vi sentite bene, state a casa. Secondo: utilizzate sempre le mascherine quando siete in ambienti affollati o ad esempio sui mezzi pubblici. Terzo, vaccinatevi, vaccinatevi, vaccinatevi”.

Perché – ha rassicurato quel Popolo bue – “i vaccini oggi, nonostante tutta la campagna di disinformazione che va avanti da anni e le fake news, i vaccini anticovid sono super efficaci e super sicuri”.

A partire proprio da quel Paxlovid che “incredibilmente stiamo usando troppo poco, mentre invece è un salvavita, un antivirale che riduce del 90 per cento il rischio di ricovero in ospedale, una vera e propria benedizione”.

“Qualcosa non torna”, ha sentenziato.

Nel suo cervello di certo. E nella sua morale da ipocrita (non mutuata da Ippocrate) altrettanto.

Peccato che ormai da mesi e mesi si moltiplichino gli studi, le ricerche e le prove fornite da illustri virologi e cardiologhi che mostrano, carte alla mano, tutti gli agghiaccianti “effetti avversi” prodotti da quei vaccini a mRNA: soprattutto ai danni del sistema cardiocircolatorio, ma non solo, visto il vertiginoso aumento anche, tra le altre, delle patologie tumorali da quando sono iniziate le campagne vaccinali.

E, ciliegina sulla torta, sono stati appena resi noti i risultati dello studio portato avanti dall’equipe della prestigiosa Cambridge University. A seguire, potete leggere la sintesi dei risultati della ricerca così come pubblicati dalla altrettanto prestigiosa rivista scientifica ‘Nature’: dovete però azionare il traduttore automatico, perché vi forniamo la versione originale, ovviamente in inglese.

Ecco, in estrema sintesi, di cosa si tratta.

I vaccini a mRNA presentano un particolare “problema tecnico” che può portare alla produzione della cosiddetta “proteina canaglia”.

Così spiegano i ricercatori: quella proteina è in grado di “provocare una risposta involontaria nell’apparato immunitario di chi la riceve”.

Tecnicamente, si tratta della “trasformazione del nucleoside uridina in pseuridina nell’mRNA dei mammiferi”.

A sua volta, viene spiegato, “la pseuridina sopprime la reazione immunitaria innata”. E, soprattutto, “può causare mutazioni frameshit, dovute alla perdita di un nucleotide che causa uno slittamento della fase di lettura dei codoni”.

In sostanza, “il ribosoma scivola in un’altra posizione e dà origine a diverse proteine dallo stesso mRNA”. E, di conseguenza, non produrrebbe la proteina giusta: ma un’altra proteina: quella “canaglia”, appunto.

Frasi molto tecniche, di non agevole comprensione, certo. E proprio per questo è importante consultare il testo-base, ossia quello pubblicato da ‘Nature’ che potete trovare, tradurre e leggere cliccando sul link in basso.

Gianluigi Paragone

Comunque, come al solito per andare oltre la disinformazione del mainstream e dei media (come esemplificato plasticamente dal caso-Burioni), vi proponiamo la lettura di alcuni altri interessanti articoli su covid & vaccini.

Ecco quindi un pezzo pubblicato da ‘Renovatio 21’ (ottimo soprattutto sui fronti dei vaccini e della politica estera) e due pezzi da ‘Il Paragone’, ossia il blog dell’ex parlamentare Gianluigi Paragone.

E vi raccomandiamo di andare alla casella CERCA, che si trova in altro a destra della nostra home page e porta all’archivio della Voce. Digitando i nomi dei personaggi e delle sigle citate nel pezzo (ad esempio, ROBERTO BURIONI o PFIZER oppure MODERNA) ne potrete rileggere delle belle.

 

 

LINK

 

da Nature

N1-methylpseudouridylation of mRNA causes +1 ribosomal frameshifting

 

 

 

da RENOVATIO 21

Il Brasile imporrà le vaccinazioni anti-covid per i bambini di appena sei mesi 

 

 

 

Da Il Paragone

La ‘bomba’ del nuovo vaccino covid. Ecco cosa contiene e come funziona. ‘Una cosa mai vista’. Terrore totale

 

 

 

Ecco quanto ci costa la quinta dose’, lo spreco è enorme. Nessuno si vaccina più: i numeri sono imbarazzanti

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