Mondo malato, un inferno di bugie

L’equazione antisemita di Lavrov: “Hitler? Ebreo, ebrei antisemiti”. È l’alter ego dello zar Vladimir nonché Putin. Le sue sono esternazioni sono smascherate, una dopo l’altra, perché balle eclatanti, panzane, menzogne, bugie, mistificazioni, fake news. L’addetto del Cremlino alle vicende internazionali, le ha recitate, così dicevamo a scuola, ‘a pappagallo’, in obbedienza passiva agli ordini del super-oligarga che guida della Russia, frasi che ogni ‘suddito, deve evidentemente imparare a memoria, come fanno i disonorevoli parlamentari italici che, intervistati, ripetono parola per parola, quanto elaborato i creativi assoldati dai partiti. Il presidente israeliano Herzog: “Nella settimana in cui abbiamo ricordato il Giorno della Shoah, il ministro russo degli esteri Lavrov ha scelto di diffondere terribili bugie che sanno di antisemitismo. Non posso credere che le abbia pronunciate un ministro russo, mi aspetto che ritiri quelle parole e chieda scusa”.

È immensa, anche da angolazione laica, la stima per il coraggio di Bergoglio. Sfida il marcio del clero, sbandiera pacifismo militante in ogni luogo delle Terra, ad ogni appuntamento con il microfono. Eppure, Francesco sembra soggiacere al potere di parte dei vertici ecclesiastici, che osteggiamo apertamente, o nell’ombra, un importante capitolo della sua crociata ‘rivoluzionaria’, moralizzatrice. Accertata la radice dogmatica del voto di castità, del veto per preti e suore di assecondare il volere divino “crescete e moltiplicatevi” (senza alcuna eccezione), è ampiamente dimostrato che reprimere la sessualità è causa, in larga misura, della pedofilia. Ebbene, papa Francesco fa troppo poco per invertire rotta e consentire a preti e suore di amare uomini e donne, oltre che Dio.

Il ‘caso Italia’: nel 2021 questa piaga in danno dei minori in stato di fragilità, gli episodi di pedopornografia sono raddoppiati, complici anche le fasi di clausura da Covid. Lo denunciano la Polizia Postale e ‘Save the Children’, alla vigilia della Giornata Nazionale di lotta alla pedofilia. In maggioranza le vittime sono in età inferiore ai 13 anni.  Dell’adescamento più diffuso, via internet, sono colpevoli adulti per capacità criminale e un modus operandi complesso, basato su una conoscenza approfondita dei linguaggi, delle abitudini d’uso e delle fragilità proprie delle vittime, tale da consentire di entrare in contatto, condurre l’interazione diretta e governare i rapporti sul web con bambine, bambini, adolescenti. L’aumento di adescamenti online, coincide con il periodo in cui le vittime hanno trascorso la maggior parte del tempo sul web, contattati da adulti, interessati a intraprendere conversazioni sessuali, a ricevere immagini private, a commettere abusi online, fino a richiedere incontri sessuali.  Papa Francesco ne è certamente consapevole. Di qui l’auspicio che rompa gli indugi, neutralizzi le resistenze interne e dia il via a una sua autorevolissima, quanto drastica lotta all’ignobile fenomeno.

A proposito di religione. Il fondamentalismo della Chiesa Usa alimenta con grandi mezzi di persuasione (miliardi di dollari) il pensiero unico dell’Occidente, che si ostina [S1] a condividere l’idea di America primo, più grande Paese democratico del mondo. Di che si parla? Gli Stati uniti sono la patria di potenti lobby, di multinazionali che lucrano con la produzione, la vendita di armi e si adoperano per ottenere focolai permanenti di guerre (mentre sperano che l’umanità dimentichi le trecentomila vittime delle atomiche sganciate sul Giappone). Gli Usa sono una confederazione di Stati per metà razzista, un continente abitato da sette eversive della destra estrema, violenta, dall’industria speculativa del farmaco. In questi giorni la quota sana degli States, deve opporre resistenza per sventare il sì della Corte Suprema, chiamata ad abolire il diritto all’aborto.

Sminuire la subordinazione degli ‘alleati’ allo strapotere americano è utopia? Forse sì, ma il solo percorso possibile sarebbe la forza antagonista dell’Europa, se diventasse confederazione di Stati compatta politicamente e in economia.

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