PROCURA DI ROMA / SI RIAPRONO I GIOCHI

E’ sempre più un porto delle nebbie, la procura di Roma. Dove da mesi ha ormai lasciato la poltrona di numero uno Giuseppe Pignatone e continua la reggenza affidata a Michele Prestipino.

Il Consiglio Superiore della Magistratura ha azzerato tutto e adesso si ricomincia daccapo.

Lo stallo è stato dovuto proprio alla vergognosa storia che ha travolto lo stesso CSM, per la Palamara story. Un Consiglio al centro di una bufera clamorosa, con toghe comprate, vendute & piazzate come neanche al peggior mercato delle vacche. Una pagina che la dice lunga sullo stato comatoso della (non)giustizia in Italia, contrassegnata oltre che da quotidiane storie di soprusi ai danni dei cittadini, anche dai tanti buchi neri a base di collusioni & depistaggi.

Fabrizio Viola. In alto la sede del CSM

E proprio un presidio cardine come la procura capitolina rimane sguarnito. Dopo l’abbandono di Pignatone, la scelta del successore era ristretta ad una rosa di tre nomi: il procuratore generale di Firenze Marcello Viola, e i procuratori capo della stessa Firenze, Giuseppe Creazzo, e di Palermo, Francesco Lo Voi.

Poi lo tsunami CSM, nel quale è finito anche il nome di Viola, sponsorizzato dalla Palamara band, composta anche dall’ex ministro renziano Luca Lotti e dal magistrato e deputato Pd Cosimo Ferri.

Passano i mesi, e ora il “nuovo” Csm (depurato da 5 membri delle correnti di centro destra, Unicost e Magistratura Indipendente) decide di riaprire i giochi. Non si parte più da una rosa ristretta di nomi, ma da ben 13, tra cui c’è anche il facente funzione Prestipino, che secondo non pochi gode del favore dei pronostici.

Comincia ora la solita trafila, con l’audizione di tutti gli aspiranti che esporranno i loro bei progetti per rivitalizzare e riossigenare il porto delle nebbie.

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