Prendono gli italiani per i fondelli…e quello che c’è sotto, luogo anatomico impronunciabile senza rischiare la volgarità. Detto senza timori per le minacce di Salvini, il patto Lega-5Stelle si svolge come previsto. Di Maio e il 59 percento di suoi complici on line dicono sì, cioè no al processo del vice premier valpadano e sic stantibus rebus i grullini, in combutta con il Carroccio, ignorano l’ammonimento dell’Europa a decidere in fretta sul caso Tav. La vigliaccata, cioè il lavarsene le mani di Di Maio, incontra il favore dei partner di governo, che non deve ripagare a tambur battente il salvataggio dall’accusa di sequestro di persona e relativo giudizio della magistratura: poi “dio ci pensa” sarà quel che sarà, con il tempo la memoria sbiadisce e gli elettori dimenticheranno. Quale leggiadra sintonia sigla l’intesa in puro stile pilatesco: la mozione congiunta prevede di ridiscutere totalmente il progetto Tav. E l’accordo Francia-Italia? La firma, ovvero il sigillo di questo nuovo inciucio è bilaterale, di D’Uva per i grullini, di Molinari per i secessionisti di Pontida. Chiamparino, Pd, governatore del Piemonte giudica la mozione Lega-M5s pietra tombale sul Tav”
In verità un rimborso di non poco conto per il no al processo Salvini i 5Stelle lo hanno ricevuto all’indomani del voto on line, ovvero la presidenza dell’Inps. Patti oscuri, amicizia lunga.
Allerta, achtung, allarme. Suonano le sirene dell’emergenza e sembra che dovremo prepararci al peggio. L’Unione Europea rispedisce al mittente la manovra di bilancio dell’Italia e quota 100, perché priva di misure positive sulla crescita della nostra economia. Scenario da incubo: impennata della recessione, spread che tocca i 300 punti base, la produzione industriale a meno 7 per cento, il Pil allo 0,2%, la dimensione sempre più drammatica del debito, l’agenzia di rating pronta a declassare l’Italia ad un pericoloso BBB, conseguente fuga degli investitori stranieri dei nostri buoni del tesoro e il monito del ministro francese delle Finanze, Le Maire. “Parliamo tanto di Brexit ma non abbastanza della recessione in Italia, che avrà un impatto significativo sulla crescita nell’Eurozona e potrà pesare sulla Francia perché è uno dei nostri principali partner commerciali”. Italia a rischio di contagio per tutta l’Eurozona. Il rischio che corriamo? Tagli alla spesa pubblica, aumenti delle tasse, forse imposizione di una patrimoniale. Lo stratagemma furbastro per evitare contraccolpi elettorali è il rinvio di ogni cosa al dopo 26 maggio.
In quattro righe
I mondo dell’arte e dello spettacolo si schiera coraggiosamente contro il razzismo. I comici, Bisio, Crozza, altri, i cantanti e da ultimo Emma Marrone, non da ora impegnata socialmente. Nel corso del suo straordinario concerto a Eboli ha lanciato il messaggio: “Aprite i porti”, in antitesi con il “Chiudete i porti” di Salvini.
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