Scelgo di liquidare la Waterloo europea di Grillo in poche ma sentite parole: è arrivato puntuale il redde rationem per un fenomeno che solo un Paese di Pulcinella qual è l’Italia della politica poteva generare, cioè lo squinternato Movimento 5Stelle, inventato da un comico e ideologizzato da furbetti del web che come dimostrato in questi giorni da Casaleggio junior affiancano il grillismo per trarne vantaggi economici. E’ il tempo della solidarietà per la figura, come si dice in gergo popolare, da quattro soldi rimediata con la bocciatura di Alde, a cui Grillo ha chiesto ospitalità per garantirsi poltrone di comando a Bruxelles. Povero Grillo, che altro doveva a capitargli dopo la Caporetto romana di Virginia Raggi, rappresentata in dettaglio, da par suo, da Iacona, nello speciale sulla Roma economicamente e politicamente disastrata. Il comico ci diventa simpatico e gli tributiamo compassione per il tentativo umiliante di ricongiungersi all’euroscettico francese Farage, ripudiato alla vigilia della figuraccia europea.
Il demone del gioco
Geppino Imbucci, sociologo e docente universitario napoletano, scomparso purtroppo prematuramente, in un saggio di grande spessore analitico si occupò del gioco e dei giocatori. Dimostrò che ad affidare il proprio futuro al lotto era specialmente il Sud, Napoli in testa. La ragione, scientificamente provata è connessa allo stato di povertà di chi si affida ingenuamente e con conseguenze a volte gravissime alla dea fortuna, nella speranza di dare una svolta alla vita di stenti. All’analisi di Imbucci sovrapponiamo un’indagine che solleva l’interesse preoccupato dei sociologi e non solo il loro. Ecco un primo spaventoso dato: gli italiani solo nel 2016 hanno tirato fuori dalle tasche per il gioco diciotto miliardi, pari all’importo di una finanziaria. La media calcolata in termini statistici dice che ogni italiano ha speso 365 nell’anno appena concluso. E’ in sospeso da tempo immemorabile rimane la domanda se questo tratto dei comportamenti individuali e collettivi sia immorale e se sia deprecabile la tolleranza dello Stato che oltre a consentirli li incentiva, comprese le scommesse on line. Come giudicare la complicità per il baratro in cui precipitano i giocatori patologici, specialmente dipendenti dalle micidiali slot machine, persone che rovinano se stessi e le famiglie, ridoti in miseria e non di rado colpevoli di reati per procurarsi il denaro delle giocate? (Nella foto le slotmachine)
Gufi a volontà
Ci mancava un gufo per aumentare il pessimismo della ragione sul futuro del mondo minacciato dall’uomo che l’inquina irrimediabilmente. Dichiara il ricercatore David Meade che la vita della Terra è arrivata al capolinea, perché sarà distrutta nell’autunno dell’anno in corso dall’impatto letale con un pianeta (il Niribu) vagante nel cosmo. I nababbi del mondo commissionano bunker personali anti impatto. Per fortuna c’è da sperare in una bufala pseudo scientifica. La fine del mondo era stata pronosticata per il 2015, prima per settembre poi per dicembre e non è successo niente. Come non bastasse il catastrofismo di Meade anche la Bibbia predice il peggio per il nostro pianeta, in concomitanza con il capodanno del 2017. Lo dice tale Nora Roth, studiosa della Bibbia e del libro di Daniele. Illumina il mondo con l’annuncio della discesa sulla Terra di Cristo. C’è analogia con le predizioni di Nostradamus che secondo i suoi esegeti avrebbe previsto l’elezione di Trump. Per fortuna esiste ed è vincente il sano scetticismo.
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