NUOVI SINDACI / CAMERIERI A MILANO E
 CAMERATI A NAPOLI

Sorprese da sballo nella calza della Befana. Soprattutto nelle grandi città che si preparano ad eleggere i nuovi sindaci che le governeranno verso i destini futuri. Da Milano a Napoli.

Tutti buoni all’ombra della Madunina. E vestiti a festa, con un grembiulino rosso scarlatto. E così sorridenti ma compunti, gioviali ma abili, si sono esibiti tutti gli sfidanti per la corsa alla poltronissima che Pisapia lascia in eredità: un primo cittadino che in questi giorni di pausa ha riflettuto sui destini della sinistra, incarnandosi nel novello Gandhi.

Così, a corredo di un’intervista col Péisapia che ha appeno sconfitto anche lo smog, il Corriere della Sera esibisce a tutta pagina le imperdibili immagini di un sorridente Passera che serve due risotti gialli zafferano, un caritatevole Sala alle prese con due secondi formato Expo, una Balzani 44 denti posare in grembiulino, un cameriere-Sallusti (ma si candida, allora?) quasi genuflesso, un impettito Majorino e una ammiccante Bedoni.

Tutti in scena (in sceneggiata) all’Hotel Principe di Savoia a Milano che – dipinge il Corsera – “ha aperto per un giorno le porte ai senzatetto per il pranzo dell’Epifania”. Per gli altri 364 porte sbarrate e vaffa.

Eccoci a Napoli. Dove va in scena la serenata per il corteggiamento di un nuovo candidato alla poltronissima di palazzo San Giacomo. A suonarla nientemeno che la firma musicale dello stesso Corsera, il critico più a la page, Paolo Isotta. Il quale, sulle colonne dell’inserto partenopeo, il Corriere del Mezzogiorno, intona: “Un napoletano autentico e pieno di amore per la città è Amedeo Laboccetta. Tale amore egli ha ampiamente manifestato”. Ecco i tromboni: “Avrebbe dovuto essere candidato sindaco tanti anni fa quando una persecuzione giudiziaria gli tagliò le gambe”. Poi il contrabbasso: “Il resto egli lo narra nella bellissima autobiografia uscita qualche settimana fa per le edizione napoletane ‘Controcorrente’”. Quindi in campo il violoncello: “Il mio carissimo amico Amedeo si spese in Parlamento per evitare la dissoluzione del centro-destra facendo inutilmente da ambasciatore tra Fini e Berlusconi e poi parando Berlusconi dai colpi di Fini”.

E’ il nuovo che avanza, Laboccetta, secondo la sinfonia autografata dal mitico Isotta. E “scordammoce ‘o passato” (Coralli compesi): quando tra le melodie di “Faccetta nera”, Egli era tra i giovani virgulti della Fiamma, al seguito del Vate Giorgio Almirante.

 

Nella foto Paolo Isotta e, a destra, Amedeo Laboccetta

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