Se 6.000 euro al mese vi sembran pochi… Ma per il governatore De Luca la Regione ne vale 3000 in più

La fresca vergogna dei rimborsi elettorali ancora ad ingrassare le tasche della casta ladra? Tutti i branchi parlamentari d’accordo per spartirsi il bottino milionario tranne i 5 Stelle? Ma chissenegrega. Nel corso dell’ultima audizione al Senato per un parere sulla riforma costituzionale, dalla Campania è arrivato il fresco governatore Vincenzo De Luca. Ma parecchi, ascoltando alcune sue parole, sono rimasti – e lo sono ancora – convinti che si trattasse di Crozza, con i suoi mitici “personaggetti” al seguito. Il clou dell’intervento di De Luca-Crozza non ha riguardato gli alti profili istituzionali della riforma: in questo caso – come diceva l’amico Paolo Cirino Pomicino – la Politica non ha volato alto. Ma basso, rasoterra: a chiedere soldi, altri, ancora, sempre di più.

“Sui compensi dei consiglieri regionali – è il De Luca pensiero – io sono per equipararli ai parlamentari”. Il motivo base? “Ci sono presidenti di Regione che la mattina non vanno in ufficio ma in trincea”. Per questo ci vuole “più rispetto” e più denaro “per chi si assume responsabilità”.

La trincea – uno dei gingle preferiti dal Berlusconi premier lavoratore – in soldoni significa un aumento da 3000 euro: e cioè, per un consigliere regionale, in questo caso della Campania, che già becca 6.200 euro netti (non lordi…) al mese, altri 3000, tanto per sfiorare quota 10 mila.

Anche stavolta il branco segue e si allinea. Una voce, al solito, fuori dal coro, quella dei grillini. Così sbotta il consigliere regionale Valeria Ciarambino: “Io mi vergogno di un presidente così. Mi vergogno a nome di quei padri e quelle madri che si disperano per non riuscire a mettere il piatto a tavola, mi vergogno a nome di quei laureati costretti a lavorare per 500 euro al mese. De Luca è il peggio della casta, il peggio di quel Pd che alla Camera ha destinato ai partiti altri 45 milioni di euro senza controlli”.

Tanto per misurare il faticosissimo lavoro parlamentare (figurarsi alla Regione, dove le spese allegre impazzano), sapete quanti deputati hanno seguito qualche giorno fa il question time dedicato ai problemi del martoriato Mezzogiorno e della devastata Campania? 6, sei di numero. Ma per Renzi, e per il Pd, la questione del Sud è prioritaria… Ma fateci il piacere, avrebbe detto un Totò. Accompagnando il tutto con una pernacchia delle sue e un adeguato gesto dell’ombrello.

 

Nella foto, De Luca interpretato da Maurizio Crozza

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