NICOLA GRATTERI / EUROPA DEBOLE CONTRO LE MAFIE

L’Europa si è appena dotata di un organismo giurisdizionale per studiare e – ci si augura – contrastare, l’espansione delle mafie, e soprattutto le sue sempre più frequenti maxi operazioni di riciclaggio. Ancor più temibili adesso, con la pandemia che sta mettendo in ginocchio interi pezzi delle economie.

L’organismo sarà composto da inquirenti dei vari Paesi, molti dei quali, come ad esempio la Germania, hanno una scarsissima conoscenza sul terreno delle mafie e sulle loro modalità operative.

Certo non positivo nè ottimistico il giudizio espresso dal procuratore capo di Catanzaro, un super esperto di mafie e ovviamente di ‘ndrangheta in particolare, Nicola Gratteri, intervenuto il 21 aprile ad un convegno online su “Le mafie in tempo di pandemia, un problema da non sottovalutare”.

Ecco i passaggi salienti del suo intervento.

“Il sistema giudiziario dell’Europa non è sufficiente a contrastare le mafie e tantomeno un certo tipo di riciclaggio. Di mafia si discute poco in Europa, salvo quando bisogna bacchettare l’Italia nell’uso delle carceri”.

“La Germania è il paese più ricco d’Europa dove penso ci sia il maggior numero di ‘ndranghetisti proprio per la sua disponibilità di ricchezza. Il leggo le direttive europee in merito alle politiche di antiriciclaggio. Sono stringenti, ma solo sulla carta, perché poi gli Stati membri non le osservano”.

“Ho una forte rabbia dovuta a questa assuefazione della Comunità Europea e del potere politico europeo che non intende minimamente rinunciare di un millimetro alla propria libertà. Come la questione della limitazione della tracciabilità del denaro, per la quale i tedeschi non hanno assolutamente interesse nè intendimenti a cambiare la norma in nome della privacy. Basti pensare a quanto è facile riciclare denaro in Germania potendo varcare i confini con 80 mila euro in contanti senza che nessuno mi dica nulla”.

“A questo punto, devo pensare che questi Stati ricchi come la Germania hanno interesse a non denunciare e a non creare scandalo perché così, con il silenzio di tutti, si riescono a riciclare somme ingenti di denaro, cosa che in Italia non è possibile”.

“L’Italia è stata molto debole nei confronti degli altri Stati europei in tema di lotta alle mafie. E inconcepibile che la sede di Europol ed Eurojust siano in Olanda. Ad oggi, poi, è stata costituita questa neo struttura di contrasto alla ‘Ndrangheta alla quale prendono parte dieci paesi del mondo dove c’è un’alta densità di presenza di ‘Ndrangheta. E dov’è la sede di questa struttura? A Lione. Mi chiedo: ma è normale che un organismo che si occupa di contrasto internazionale alla ‘Ndrangheta abbia sede in Francia e non nello Stato in cui ha origine la mafia?”.

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