STATI UNITI / CI VORREBBE UN KENNEDY NEL MOTORE

“Ci vorrebbe un Kennedy alla guida degli Stati Uniti in un momento drammatico come quello attuale”.

The dream è raccontato dal politologo americano Bill Schneider, docente alla prestigiosa George Mason University.

Ecco alcune sue parole: “Era dalla morte di Martin Luther King che l’America non fronteggiava una rivolta di queste dimensioni. Il Paese è sconvolto da quel video preso col cellulare, evocazione di un passato terribile: il lato più oscuro della nostra storia, fatto di ingiustizie e linciaggi. Purtroppo non c’è un Robert Kennedy a trovare le parole giuste per parlare a chi è offeso e furioso. Donald Trump governa cavalcando le divisioni: E questo porta a niente di buono”.

E poi: “Mancano cinque mesi alle elezioni. Non possiamo andare avanti così. A sanare certe ferite, in questo momento, ci pensano i leader locali. Ne vedo emergere di interessanti. Il sindaco di Minneapolis e il capo della polizia hanno agito bene. Arrestare il poliziotto non era un’azione scontata. Un altro leader è Andrew Cuomo a New York. Non correrà come vice Biden perché è stata annunciata una donna. Ma non escludo, per lui, un ruolo nell’amministrazione o nella guida del partito”.

Ormai è troppo tardi per un “dream”, capace di opporre un candidato più credibile all’evanescente Joe Biden, opaca espressione di quel “Deep State” di marca clintoniana. Tanto per spianare la strada a Trump, a meno di clamorose sorprese.

Purtroppo, però, il partito democratico negli States è totalmente allo sbando, privo di una sua identità. Se un dream è permesso, a questo punto, perché non sognare proprio sulle ali di un Kennedy, il figlio di Robert e nipote di John Fitzgerald? L’environmental attorney – avvocato per l’ambiente – Robert Kennedy junior, protagonista negli ultimi anni di una serie di battaglie sul fronte dei diritti civili. Per fare un solo esempio, circa l’uso consapevole dei vaccini, in difesa dei bambini: e per questo ha fondato all’associazione childrenshealthdefence.

Uno dei pochi con le carte in regola per attaccare quel Deep State che produce mostri a getto continuo, a cominciare da Bill Gates, passando per i protagonisti di Big Finance e Big Pharma e approdare oggi a mister Spazio, lo stramiliardario Elon Musk.

 

Nella foto Robert Kennedy junior

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