PZIFER / CONSEGNATI ALLA UE VACCINI CON RNA DIFETTOSI

La Pzifer ha consegnato all’Unione Europea dei vaccini con mRNA difettosi.

E’ il fondato sospetto che emerge con evidenza da un dettagliato articolo pubblicato dalla prestigiosa rivista scientifica “The British Medical Journal”, che già nei mesi scorsi aveva avanzato forti dubbi sull’efficacia e sicurezza dei vaccini anti Covid, soprattutto attraverso le inchieste del suo coeditore e ricercatore, Peter Doshi.

L’articolo, stavolta, è firmato da Serena Tinari, che illustra e commenta una serie di dati e soprattutto le mail intercorse tra funzionari dell’EMA – l’agenzia europea per il controllo sui farmaci – trafugate nel corso di un attacco hacker: da quelle mail emerge che i primi lotti del vaccino Pzifer erano difettosi, e la circostanza provocò un forte allarme tra i funzionari dell’EMA, come testimonia il tenore dei messaggi.

Un vero giallo sul quale Pzifer ha promesso di far luce, avviando un’indagine interna.

Comunque, non viene messa in discussione, neanche da Pzifer, la veridicità di quelle mail; e per questo il ‘British Medical Journal’, le esamina con attenzione. Simona Tinari ha intervistato, sul bollente tema, anche alcuni ricercatori e gli stessi vertici delle aziende produttrici dei vaccini.

Di seguito riportiamo  i passaggi salienti dell’inchiesta del BMJ, mentre cliccando sul link in basso potete leggerla nella sua versione integrale.

“Il BMJ ha esaminato i documenti, dai quali risulta che i regolatori (ossia i funzionari EMA, ndr) nutrivano grandi preoccupazioni per quantità inaspettatamente basse di mRNAintatto in lotti del vaccino sviluppato per la produzione commerciale”.

“Gli scienziati dell’EMA avevano il compito di garantire la qualità della produzione, preoccupati per le ‘specie di mRNA troncate e modificate presenti nel prodotto finito’. Tra i tanti file trapelati a BMJ, un’email del 23 novembre di un alto funzionario dell’EMA ha delineato una serie di problemi. In breve, la produzione commerciale non realizzava vaccini secondo le specifiche previste e le autorità di regolazione non erano sicure delle implicazioni”.

“L’e-mail ha identificato ‘una differenza significativa nella percentuale di integrità dell’RNA/specie troncata’ tra i lotti clinici e quelli commerciali, dal 78 al 55 per cento circa. La causa principale era sconosciuta e l’impatto di questa perdita di integrità dell’RNA sulla sicurezza e sull’efficacia del vaccino era ‘ancora da definire’, si legge nell’e-mail”.

“L’instabilità dell’RNA è uno dei maggiori ostacoli per i ricercatori che sviluppano vaccini a base di acido nucleico”.

“‘La molecola di mRNA completa e intatta è essenziale per la sua potenza come vaccino’, hanno scritto il professore di biofarmaceutica Daan JA Crommelin e colleghi in un articolo di revisione sul ‘Journal of Pharmaceutical Sciences’ alla fine dell’anno scorso”.

“Il BMJ ha chiesto a Pfizer, Moderna e CureVac, oltre a diversi regolatori, quale percentuale di integrità dell’mRNA considerano accettabile per i vaccini contro covid-19. Nessuno ha offerto alcun dettaglio”.

“Il direttore degli affari societari di Moderna, Ray Jordan, ha rifiutato di rispondere ad alcuna domanda del BMJ”.

CureVac, il cui vaccino mRNA è stato presentato per la ‘revisione continua’ dell’EMA a febbraio, ha detto al BMJ che ‘è troppo presto per fornire dettagli’”.

“La ‘Medicines and Healthcare products Regolatory Agency’, ossia l’autorità di regolazione dei medicinali nel Regno Unito, ha riconosciuto la mancanza di una percentuale specificata di integrità dell’RNA, ma ha rifiutato di fornire ulteriori dettagli”.

Più omertosi di così…

 

LEGGI L’INCHIESTA DEL BMJ

https://www.bmj.com/content/372/bmj.n627

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