NOVARTIS / IL MAXI SCANDALO BOLLE IN GRECIA

Da parecchi mesi è scoppiato in Grecia un maxi scandalo che ha coinvolto mezza classe politica, impelagata in un mare di mazzette. Ne è venuta fuori una quasi Tangentopoli, come fu ai tempi della nostra Farmatruffa ad inizio anni ’90, che vide poi la condanna dell’allora ministro della Sanità Francesco De Lorenzo e del re Mida Duilio Poggiolini, costretti a risarcire 5 milioni di euro per aver leso l’immagine dello Stato.

In Grecia al centro dello scandalo c’è il colosso farmaceutico elvetico Novartis, in testa alla hit mondiale, e che non disdegna le antiche vie mazzettare per vendere ancor meglio i suoi prodotti ed invadere i mercati.

Stando ai risultati della maxi inchiesta portata avanti dalla procura ellenica, sono stati coinvolti addirittura dieci ex ministri, i quali hanno contribuito a fare in modo che le pillole griffate Novartis potessero sbaragliare la concorrenza. Una prassi, di tutta evidenza, utilizzata per tutti i paesi: c’è solo il fatto che quasi dappertutto gli inquirenti dormono sonni tranquilli e non intendono disturbare i manovratori, sia finanziari che politici. Stavolta l’eccezione.

Fatto sta, comunque, che la stessa inchiesta sta andando per le lunghe, tra mille ostacoli.

Mentre proprio in questi giorni il Parlamento ellenico dovrà dire la sua: sarà favorevole ad un bel processo ed una bella purga, o finirà per traccheggiare e coprire?

Stiamo a vedere.

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