Il Racconto di Domenica 14 gennaio 2018
Lo chiamavamo 17
“Ahi, sei passato sotto una scala, un gatto nero, ieri, venerdì di quest’anno bisestile, ha attraversato la strada davanti a te, si è spezzato il corno rosso che portavi sempre con in tasca, ti è scappato di mano lo specchio a ingrandimento ed è finito in mille pezzi, sei sceso dal letto con il piede sinistro, la cartomante ti ha predetto una sciagura imminente…e tu, tu te ne liberi con un’alzata di spalle. Sei matto?”
Sì, sono refrattario alla iella. Ti racconto perché con la storia di un tapino che si porta addosso il fardello di un nome dispregiativo appioppatogli dal quartiere dov’è nato. Lui trascina con sé tutti i crismi della malasorte, accetta di dimenticare il nome con cui è stato battezzato e non reagisce se bulli e pupe lo chiamano “diciassette”. Ma cova la vendetta e…ride bene chi ride per ultimo.
(prima puntata)
LEGGI TUTTO
Scopri di più da La voce Delle Voci
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.