NAPOLI, GAETANO MANFREDI / IL SINDACO DELLA VERGOGNA

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, organizza una maxi celebrazione in omaggio dei 75 anni dalla nascita della NATO, addirittura con un concerto al Teatro San Carlo, un luogo cult.

Vergogna per il primo cittadino di una città che ha sempre fatto della Pace tra i popoli, dell’Accoglienza e della Solidarietà i suoi simboli per eccellenza. Proprio in un momento storico e tragico come questo, con il genocidio dei palestinesi pienamente appoggiato dagli Usa e dalla Nato.

Gaetano Manfredi. In apertura gli scontri di ieri a Napoli

Ma vediamo cosa è successo.

Suona la fanfara l’ambasciatore a stelle e strisce in Italia, Jack Markell. “Buon 75esimo anniversario, Nato! I nostri popoli sono più sicuri grazie alla Nato. L’Europa e il mondo sono più sicuri, più prosperi e più democratici”.

Si vede proprio in queste settimane di sangue.

Prosegue imperterrito il diplomatico Usa: “L’Italia ha guidato operazioni fondamentali come la Nato Mission Iraq e la Kossovo Force. Inoltre l’Italia ospita il Joint Force Command di Napoli, l’Hub della Nato per il Sud e il Nato Defence College di Roma”.

Cin cin.

Per festeggiare in maniera appropriata lo straordinario evento, il sindaco di Napoli si è genuflesso e ha organizzato a puntino l’evento-clou: ossia nello storico Teatro di San Carlo il concerto ‘La Gioconda’ di Ponchielli (in cartellone fino al 17 aprile).

Per fortuna gli studenti universitari si sono ‘risvegliati’, un gruppo del ‘Laboratorio Insurgentia’ ha issato su un palco lo striscione dove campeggiava la scritta ‘Fuori la NATO da Napoli’, hanno manifestato, si sono beccati le manganellate della polizia e hanno occupato il rettorato, come è già successo in diversi altri atenei italiani, dove si sono levate motivatissime e pacifiche proteste contro gli accordi sottoscritti dal ministero degli Esteri per la collaborazione tra le nostre università e quelle israeliane sul terreno scientifico-militare.

Ecco cosa sottolineano i movimenti pacifisti partenopei: “Oggi al Teatro San Carlo si teneva la celebrazione, sponsorizzata in pompa magna dal sindaco Gaetano Manfredi e dalla sua giunta, dei 75 anni della Nato, 75 anni per noi di vergogna, di violenza a danno dei popoli, di privazione dell’autodeterminazione. Oggi siamo stati spinti, manganellati con violenza, bloccati dalle forze dell’ordine in assetto di sommossa: i signori della guerra, per la questura di Napoli e per il dispositivo di sicurezza imposto alla città, non devono essere disturbati da chi prova a dire che se si vogliono costruire processi di pace reali per prima cosa bisogna far tacere le armi”.

A quanto pare Papa Francesco lo sta ripetendo da mesi. Totalmente inascoltato, ma almeno (fino ad oggi) non manganellato.

Continuano gli attivisti: “Riteniamo che la responsabilità politica per le manganellate contro studenti e studentesse sia tutta del sindaco di Napoli. Permettere alla macchina di morte più grande della contemporaneità di godersi uno spettacolo teatrale in uno dei simboli della cultura della città, mentre nel mondo risuona il fragore delle bombe, è per noi irricevibile e contraddice profondamente con l’immagine di una città che si definisce di pace”.

E ancora: “Non ci arrenderemo, e contro la guerra globale e gli scenari ad essa collegati che la Nato foraggia economicamente prima e politicamente poi, torneremo nelle strade: il 19 aprile alle 9 e 30, a piazza Garibaldi, ci sarà lo StrikeForPalestina nell’ambito dello sciopero globale per il clima indetto da Fridays for Future e in quella giornata andremo a dire ai ministri degli Esteri, riuniti per l’ultima giornata dei lavori del G7 sull’isola di Capri, che per la guerra e i complici del genocidio in Palestina dalle nostre parti non c’è posto”.

Condividiamo perfettamente queste parole e la pacifica protesta degli studenti: che, lo ripetiamo come abbiamo scritto giorni fa, finalmente si stanno ‘svegliando’ dopo decenni di torpore.

Speriamo davvero si tratti dell’inizio di un nuovo ’68. L’unica via per rompere questa spirale di violenza, di odio e soprattutto di assuefazione da parte di tanti, troppi cittadini ai quali viene oltretutto negato il fondamentale diritto ad una corretta informazione, visto che i media sono ormai totalmente silenziati, cloroformizzati, oscurati e proliferano solo valanghe di fake news.

Per una più precisa puntualizzazione su quanto è successo a Napoli, ecco il pezzo messo in rete da ‘Contropiano’, ossia “Napoli blindata, ma non spaventata

https://contropiano.org/news/politica-news/2024/04/09/napoli-blindata-ma-non-spaventata-0171139

Torniamo all’ineffabile sindaco Manfredi. Che in un paio d’anni di sindacatura ne ha combinate di tutti i colori, o meglio: ha fatto pochissimo, e male; lasciando del tutto inalterati – e quindi nel frattempo sono peggiorati – tutti i giganteschi mali della città.

 

La recente voragine al Vomero

Lo abbiamo documentato con svariati articoli e inchieste.

Dal traffico sempre in tilt, ai trasporti da quinto mondo, alle strade arci sgarrupate, alle buche che diventano voragini, al dissesto idrico nel cuore della città, all’eterno problema della ‘monnezza’, Napoli ha sempre più il volto di una città violentata, sfregiata, bombardata. Eppure i turisti arrivano a frotte, perché per un ‘mordi e fuggi’ che ti impedisce di vederne le vere ferite, è perfetta.

 

Ecco un paio pezzi che val la pena di rileggere per rendersi conto della gravità dello sfascio: LAVORI PUBBLICI / NAPOLI CROLLA. E ROMA INDAGA SUL PONTE… del 21 febbraio 2024; e TRASPORTI / DA BRIVIDI. E L’INFERNO NAPOLETANO del 4 gennaio 2024.

E il sindaco Manfredi, eletto con la maglietta del PD, ha miracolosamente evitato, con un abile slalom, ogni rogna giudiziaria.

Come nel caso della taumaturgica prescrizione per l’inchiesta sul dopo terremoto a L’Aquila: una scorsa al pezzo che segue non fa certo male: IL NEO MINISTRO GAETANO MANFREDI / MIRACOLATO DALLA PRESCRIZIONE PER L’AQUILA del 29 dicembre 2019.

Fino alla recente maxi sanzione da circa 210 mila euro pagata senza battere un ciglio (ammettendo quindi la sua totale responsabilità) per via di una sentenza della Corte dei Conti. L’accusa era pesante: aver sottratto tempo alla carica di Rettore alla Federico II, uno dei più importanti atenei del Sud, per dedicarsi alle consulenze private. La sanzione è stata di circa 700 mila euro: ha patteggiato e pagato un terzo della somma per evitare il processo e mettere tutto a tacere. Visto anche che i grossi media nazionali non hanno scritto neanche un rigo: eppure Napoli non è un paesello, ma la terza metropoli italiana.

Per questo è opportuno leggere quanto la Voce ha scritto il 14 dicembre 2023,GAETANO MANFREDI / IL SINDACO DI NAPOLI CONDANNATO A 210 MILA EURO DALLA CORTE DEI CONTI.

Ancora una volta, media asserviti & genuflessi davanti al Potere: della Nato o del sindaco, la musica non cambia.

E suona sempre come perfetta ‘disinformazione’…

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