MOANA POZZI / SPARIVA 25 ANNI FA

25 anni fa “moriva” Moana Pozzi.

Mai chiarita la sua fine. Ufficialmente il decesso è avvenuto all’Hotel Dieu di Lione. Pare sia stata ricoverata per cinque mesi. Si è parlato di infezione da hiv, di cirrosi epatica. Secondo alcuni il compagno l’avrebbe aiutata a porre fine alle sue sofferenze, con una bolla d’aria via siringa.

Ma l’ultimo test per l’Aids, effettuato nel 1992 e venuto alla luce solo 15 anni dopo, nel 2007, parla di esito “negativo”.

Una pletora di circostanze avvolte nella nebbia, di dubbi, di interrogativi mai chiariti. Né dai familiari, né dall’ultimo compagno, né del produttore Riccardo Schicchi. Né dal misterioso figlio Simone, a lungo spacciato per il fratello.

Secondo alcune fonti, Moana non sarebbe mai morta, ma sparita nel nulla, come desiderava. Ricominciare in un’altra parte del mondo, tagliare con quella vita per lei ormai insopportabile.

Ha raccontato di lei Paolo Villaggio: “era una donna di grande sensibilità, fare sesso per lavoro le faceva schifo, era sostanzialmente frigida. Non ha mai veramente amato nessuno”.

Del resto, stupisce quella repentina cremazione, a poche ore dal decesso ufficiale. Anche il referto medico lascia spazio ai dubbi.

Secondo altre fonti, Moana sapeva troppe cose, era depositaria di troppi segreti. Aveva conosciuto uomini di grosso peso: politici, alti prelati, campioni dello sport. Stando a quelle voci, qualcuno le avrebbe raccontato storie molto pericolose, anche a base di traffici di armi e droga. Una spy fanta story la vedrebbe addirittura in viaggio all’estero, con una valigetta zeppa di documenti bollenti e non solo.

La magistratura – come al solito – non è venuta a capo di niente. Anche perché non ha effettuato indagini, prendendo per buona la pista di un fantomatico Aids risolvi tutto.

Potrà venire a galla qualcosa, a un quarto di secolo? Solo se qualcuno deciderà mai di parlare. O se salta fuori una di quelle carte…

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