MACRONATE / GLI SMS CON L’AMICO BODY GUARD FRANCO-EGIZIANO

Le roi de France Emmanuel Macron si deve arrendere all’evidenza e l’Eliseo è costretto ad ammettere: il legame con il body guard, Alexandre Benalla, protagonista di pestaggi contro i manifestanti e di tante altre “cosette”, non ha mai interrotto i contatti col suo amico-padrone, nonostante fosse stato proclamato il contrario.

Viene inchiodato, Macron, da alcuni sms intercorsi con il body guard. Il primo è di luglio, quando il presidente era “preoccupato dello stato di salute” del caro Alex, la cui sensibilità era stata di tutta evidenza provata da quanto successo e dal rumore mediatico internazionale suscitato.

Con il secondo sms, le roi chiede spiegazioni all’amico che aveva sentito a una tavola prestigiosa dei commenti non lusinghieri nei confronti del capo dello Stato. Macron vuol saperne di più sugli interlocutori e chiede informazioni all’amico, ma non ottiene risposta.

Resta in piedi, intanto, il mistero del viaggio in Ciad prima del volo presidenziale. L’intraprendente body guard, infatti, ha incontrato il presidente del Ciad e suo fratello per trattare di un “affare” da 250 mila euro circa. “E’ un fatto personale – ha detto ai cronisti – l’Eliseo non c’entra”. Ma come ci è arrivato, l’ottimo Benallà, in Ciad, visto che avrebbe dovuto restituire a luglio i due passaporti diplomatici in suo possesso? Qualcuno ha chiuso un occhio? O tutti e due?

Tutto conferma che l’amico Benallà continua a frequentare le ovattate e riservate stanze dell’Eliseo. Non interessa, ai parigini, se oltre all’amicizia ci sia qualche cos’altro. Piuttosto che continui a frequentare il palazzo presidenziale uno che mena i manifestanti, ospita i terroristi (si parla di un membro del commando per il Bataclan) e sia affiliato alla massoneria francese e a quella egiziana.

Un bel cocktail alla francese!

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