B., martire e santo

Non par vero alle truppe in ritirata dei residuali seguaci di Berlusconi di riavvolgere la bandiera bianca della resa: conta sul presunto exploit del giornale “Il Riformista”, che esiste perché il suo direttore Sansonetti è impegnato a battere ogni primato di ‘comparsate’ televisive, molto gradite alle Tv di Berlusconi. Gli scatenati forzitalioti ci provano. Imbastiscono l’idea di un complotto per condannare il loro benefattore, contestano la conclusione di uno dei molti processi a suo carico (l’elenco è lungo e si può agevolmente consultare su Internet). Apriti cielo: sottoposta a processo dei berlusconeidi è la magistratura, non un giudice di accertata malafede e per non tralasciare la ghiotta opportunità i ‘meno male che Silvio c’è’, addebitano all’attuale guardasigilli la responsabilità del sistema giustizia che secondo loro sarebbe pregiudizialmente ostile al proprietario di Mediaset. Ci toccherà aggiornare le festività del calendario e inserire San Silvio Berlusconi martire? All’orgia di schiamazzi risponde con decisa compostezza il magistrato Antonio Esposito, il ‘cattivo’ che avrebbe subito pressioni politiche nel ruolo di giudice del processo in questione. L’ex presidente della Corte di Cassazione: “Diffamatorie insinuazioni. Smentisco le notizie di stampa gravemente diffamatorie diffuse dal direttore de Il Riformista, Piero Sansonetti, relative alla sentenza che nel 2013 condannò Silvio Berlusconi. Per tutelare la mia onorabilità intaccata da questa colata di fango, agirò per vie legali. Non sono coinvolto, a qualunque titolo e sotto ogni profilo nei fatti totalmente inventati dallo ‘scoop’ del Riformista, e sono estraneo alle gravissime insinuazioni, di dubbio gusto anche perché tirano in ballo perfino i morti, per ovvie ragioni impossibilitati a difendersi. Non ho mai subito alcuna pressione né dall’alto né da qualsiasi altra direzione, mai dalla Procura della Repubblica di Milano con la quale mai ebbi contatto alcuno”.
Il Washington Post, dopo il New York Time: Trump sotto attacco per le taglie russe offerte ai talebani per uccidere militari americani in Afghanistan. Funzionari della Casa Bianca a marzo sarebbero stati informati e sarebbe singolare se non lo avessero comunicato a Trump, che ovviamente smentisce, in sintonia con il suo vice Mike Pence. Informati del caso anche gli inglesi. La scoperta sarebbe degli 007 americani, ottenuta con gli interrogatori di nemici, confermata dalla Cia e comunicata alla Casa Bianca nel corso di un incontro ad alto livello. E anche questo è il presidente di un grande Paese. Usque tandem?
Nella speranza che gli italiani abbiano dimenticato l’apertura balneare del governo gialloverde, avvenuta sulla spiaggia del Papeete tra un mojto e un ancheggiare di fanciulle in bikini, Salvini esterna un ‘diamo tempo al tempo’ e tornerò al governo dalla porta principale. La reazione? Corna, cornetti, scongiuri, pozioni di fattucchiere, appelli alla buon’anima di Totò e alle sue filastrocche anti iettatura. Strategie? La principale è nella speranza che grillini ideologicamente disattrezzati lo seguano come cani bastonati in cerca di padrone. C’è altro nel progetto di guastatore della Lega e del suo capintesta: in quanto ‘ce l’ho duro!’, rappresentazione del sé da “Specchio delle mie brame chi è il più tosto del reame”, Salvini pretende che il Decreto Legge contro l’omofobia sia affiancato in par condicio a un analogo Dl sull’eterofobia.  Genialeeeeeeee!
La strepitosa spettacolarità del ‘Cirque du soleil’, innovativa, elegante, elegantemente tecnologica, suggestivo superamento del modello circo Orfei, costretto a sottostare alla procedura di bancarotta controllata. Zero incassi nel lungo stop del lockdown, zero rappresentazioni. Il gruppo canadese è intenzionato a risanare il debito accumulato per tutelare il futuro e tornare a entusiasmare milioni di fan in tutto il mondo, affascinati dal magico show. Sospesi 44 spettacoli in decine di città, senza lavoro il 95% dei suoi dipendenti, poco meno di 5mila persone.

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