URSULA VON DER LEYEN, ALBERT BOURLA, ANTHONY FAUCI / QUANDO SCATTANO LE MANETTE?

Nell’aula praticamente deserta del parlamento britannico, il 15 dicembre, sé è levato un potentissimo j’accuse contro i vaccini a RNA messaggero, quelli prodotti e commercializzati da ‘Pfizer’ e ‘Moderna’.

Il deputato è un conservatore, si chiama Andrew Bridgen, eletto nel collegio ‘North West Leicestershire’.

 

IL J’ACCUSE DA LONDRA

Ecco cosa scrive un coraggioso reporter britannico, Steve Kirsh, sfidando la cortina omertosa predisposta dal mainstream.

Così l’incipit del report: “Il deputato britannico chiede lo stop immediato per il vaccino anti-covid in un discorso di venti minuti. Peccato che al Congresso nessuno stia facendo lo stesso. E denuncia: un importante cardiologo del Regno Unito ha soppresso uno studio che mostrava come i vaccini danneggiano il cuore perché non voleva perdere i finanziamenti farmaceutici”.

Andrew Bridgen

Kirsh riporta alcune frasi pronunciate, nell’aula di fatto vuota, da Bridges: “Come i dati dimostrano chiunque voglia guardare, i vaccini a mRNA non sono sicuri, non sono efficaci e non sono necessari. Imploro il governo di interromperne immediatamente l’uso. Come i dati dimostrano chiaramente, l’attuale politica del governo sui vaccini a mRNA è dalla parte sbagliata dell’etica medica, è dalla parte sbagliata dei dati scientifici e alla fine sarà dalla parte sbagliata della storia”.

Continua Kirsh: “Bridgen ha anche parlato di un ‘insabbiamento’ della ricerca che collega i vaccini a mRNA con l’infiammazione cardiaca da parte di una importante autorità sanitaria della ‘British Heart Foundation’ (BHF), in modo che i futuri finanziamenti per la ricerca farmaceutica non ne risentissero. E’ così che viene fatta oggi la ricerca nel Regno Unito, e anche in molti altri paesi. La prima priorità dei ricercatori è garantire finanziamenti futuri, non la tua salute o la tua sicurezza”.

Di seguito, potete cliccare su due link che hanno avuto il coraggio di rompere il muro censorio per far ascoltare le drammatiche parole di Bridgen, un vero e proprio appello ‘morale’ rivolto a quel poco di classe politica e scientifica che resta ‘immune’ (è il caso di dirlo in tema di virus & pandemie) dalla corruzione sempre più dilagante.

Una corruzione, appunto, che ormai dilaga a Bruxelles, con un Parlamento europeo – sempre considerato un palazzo di cristallo – come il peggior covo di ladri, faccendieri, corrotti e corruttori.

Sta emergendo in modo clamoroso attraverso i sacchi zeppi di milionate di euro trovate nelle case private del vicepresidente greco e non solo. Soltanto la punta dell’iceberg. Perché oltre al giallo Qatar c’è quello in arrivo dal Marocco: altre valanghe di euro per condizionare il voto Ue su alcune questioni, come l’affare ‘pesca’.

 

‘SCANDALO DEL SECOLO’ ANCORA INSABBIATO

L’abbiamo scritto una settimana fa, e adesso se ne accorge finalmente qualcuno a livello mediatico, come Stefano Borgonovo de ‘La Verità’ (incredibile ma vero, praticamente l’unico organo d’informazione a raccontare da mese la vera storia del business vaccinaro e degli ‘effetti avversi’) e Gianluigi Paragone, con il suo blog.

Come mai ancora nessuno osa scrivere sui media di carta stampata e parlare nei salotti tivvù dello ‘scandalo più grande di tutta la storia dell’Unione Europea’, quello dei vaccini Pfizer? Perché – in soldoni – non è ancora cominciato il ‘PFIZERGATE’ ? Cento volte più grosso e più grave (rispetto a quello del Qatar)  non solo sotto il profilo economico, ossia quei 71 miliardi di euro che la UE ha sganciato a Pfizer per comprare i suoi vaccini in tre tranche, ma soprattutto sotto il profilo della salute pubblica: perché, come ora denuncia a Londra Andrew Bridgen, quei vaccini non sono sicuri, non sono efficaci, sono del tutto inutili, anzi dannosi (e letali) per i gravi effetti avversi che provocano.

Gianluigi Paragone

Nel silenzio mediatico più totale (ne avete letto o sentito parlare, appunto, nei salottini tivvù di Rai, Mediaset e La7?), infatti, da circa 3 mesi è al lavoro una ‘Commissione parlamentare d’inchiesta sui vaccini’ dalla quale ne sono cominciate ad uscire di tutti i colori. Ma il nostro popolo bue non deve saperne niente…

Come abbiamo scritto in diversi articoli, sta emergendo un colossale rapporto corruttivo che vede protagonista non un qualsiasi parlamentare o uno dei 14 vicepresidenti (come quello della Grecia), ma addirittura il Super Commissario Ue Ursula Von der Leyen in combutta non con un piccolo fornitore di farmaci, ma con il Ceo di Pfizer, la star mondiale dei vaccini.

Per due volte il Ceo, Albert Bourla, non si è presentato davanti alla Commissione per rispondere alle domande bollenti dei suoi componenti. Perché, letteralmente, non sa cosa rispondere, non sa proprio che pesci prendere, non ha lo straccio di una carta, di un documento in grado di dimostrato quanto ha sempre sostenuto solo a parole.

Li abbiamo già più volte rammentati, ma i nodi sono questi.

 

CAPI DI IMPUTAZIONE DA NOVANTA

Che razza di contratti sono mai stati stipulati tra la UE e Pfizer per la fornitura dei vaccini? Come mai per quello di maggior rilevanza economica (pari a 31 miliardi di euro) non è stato neanche sentito il parere, come d’obbligo, degli esperti UE nonché quelli degli altri Paesi, prima di dare l’ok definitivo?

E siamo alle comiche: come mai non c’è lo straccio di un contratto scritto, come si fa anche per l’acquisto di un monolocale?

Come mai – a quanto pare – ci sarebbero solo degli ‘affettuosi’ ‘sms’ (avete letto bene, sms), uno scambio di sms per definire un acquisto da 31 miliardi di euro?

Non è certo finita qui. Almeno fateci vedere quegli sms, tirateli fuori, mostrateli ai cittadini europei, visto che si tratta dei loro, dei nostri soldi.

Niente, un buco nell’acqua. Perché quegli sms non ci sono più. Spariti, volatilizzati.

Basterebbe questo per chiamare due robusti gendarmi belgi per ‘tradurre’ i due complici – a questo punto non resta che chiamarli così – ossia lady von der Leyen e mister Bourla davanti al tribunale di Bruxelles, che sta mostrando impegno ed efficienza sul fronte delle tangenti quatariote.

Ma sarebbe con ogni probabilità il caso, visto quanto vi stiamo per raccontare, di ‘tradurre’ i due ‘criminali’ – perché così di seguito andranno definiti – davanti alla ‘Corte dell’Aja per i crimini contro l’umanità’.

Subito spiegato il perché.

 

ZERO SICUREZZA, ZERO EFFICACIA

I membri della ‘Commissione d’inchiesta sui vaccini’ vogliono interrogare il veterinario greco e Ceo di Pfizer, Bourla, su altre questioni ancor più bollenti, perché riguardano la salute di tutti i cittadini europei.

Prima di ogni cosa: quale grado di sicurezza hanno i vaccini griffati Pfizer? In che modo siamo tutelati dagli effetti avversi?


Gli ultimi dati, finalmente resi noti dai CDC (‘Centers for Deseases Control’) americani, lasciano sgomenti, atterriti: da quando sono cominciate le campagne vaccinali negli Stati Uniti, si sono registrati oltre 10 milioni di ‘effetti avversi’: che vanno dai più lievi a quelli più gravi e colpiscono soprattutto il sistema cardiocircolatorio (pericarditi, miocarditi, ictus, trombosi, infarti). I casi si stanno moltiplicando in tutto il mondo a livello esponenziale, e sono diffusi soprattutto fra i giovani (moltissimi gli sportivi, gli atleti).

Fioccano le denunce, gli appelli, le dichiarazioni di autorevoli scienziati, ricercatori, medici, e anche avvocati, associazioni di familiari che hanno visto morire i loro cari (o gravemente colpiti) in seguito alla somministrazione dei vaccini, ovviamente soprattutto a RNA messaggero, che interviene direttamente sul sistema genetico e ha impatti sull’apparato cardiocircolatorio. L’abbiamo documentato sulla ‘Voce’, per fare solo due esempi, con gli interventi del cardiologo ed epidemiologo statunitense Peter McCollough e del farmacologo Marco Cosentino, docente all’Università dell’Insubria.

Peter McCollough

Quanto all’efficacia è come andar di notte. Appena approvati i vaccini in fretta e furia (più che sospetta, anzi complice, per via delle pressioni esercitate sia da Big Pharma che dalla Casa Bianca) dalla sempre rigorosa e stavolta ‘allegra’ ‘Food and Drug Administration’ (FDA), le due star che per prime hanno tagliato il traguardo, Pfizer e Moderna, hanno subito sbandierato a tutto il mondo un’efficacia non inferiore al 90 per cento (91-92 per cento le percentuali vantate), ottime e abbondanti per ottenere l’ok.

Ma ‘in tempo reale’, a un paio di mesi dal più che ‘anomalo’ disco verde concesso dalla FDA, è sceso in campo il più che autorevole ‘British Medical Journal’ (BMJ), che in editoriale di fuoco del suo coeditore e direttore scientifico, Peter Doshi, scrisse che quelle percentuali andavano di molto ribassate, fino a un risibile 20 per cento. Come oggi è ampiamente provato, con un’efficacia anzi praticamente azzerata: ricordate qualche settimana fa le immagini dell’allergologo-massone Roberto Burioni chez Fabio Fazio imbaccuccato (non ‘incappucciato’….) e rauco col Covid dopo la quarta dose?

Non solo, ma dopo alcuni mesi il BMJ mise a segno un autentico scoop, intervistando una capo ricercatore che per alcuni mesi fu responsabile di uno dei centri allestiti negli Usa, da Pfizer, per effettuare i ‘trials’, i test essenziali. Bene: verificò una sfilza di carenze, mancanze, inosservanze, insomma test letteralmente ‘taroccati’, denunciò il tutto alla FDA la quale, invece di approfondire e indagare, allertò Pfizer, che licenziò in tronco la troppo solerte ricercatrice, che ora ha provveduto, of course, a denunciare i vertici della star dei vaccini.

Tiriamo le somme. Cosa mai avrebbe potuto rispondere, Bourla, davanti a questa sfilza di questioni bollenti? Niente.

Come del resto ha fatto scena muta o quasi, farfugliando poche e indistinte parole del tipo “eravamo in piena emergenza….”,  “qualcosa bisognava pur fare….”, “dovevamo fornire dei risultati…”, la responsabile dei mercati esteri di Pfizer, Janine Small, mandata allo sbaraglio davanti alla Commissione da Bourla che, come detto, ha rifiutato (per ben due volte) di verbalizzare.

Heiko Vor der Leyen

Cosa succede adesso? Quali effettivi poteri ha la Commissione di obbligare il Ceo di Pfizer a presentarsi?

Marginale, a questo punto, il clamoroso conflitto d’interessi tra i due protagonisti della super tresca: perché il marito dalla Commissaria UE, Heiko von der Leyen, è al vertice di una società statunitense di biotecnologie, ‘Orogenesis’, che lavora a stretto contatto con Pfizer… Detto tutto.

E poi: come mai, se poco o niente succede nei prossimi giorni, un peso e due misure? Pugno – più che giustamente di ferro – per l’affaire del Qatar, e guanto di velluto per “lo scandalo più grande della storia Ue”, come ha subito denunciato il membro olandese della Commissione d’inchiesta?

 

 

 

MANETTE ANCHE PER FAUCI

Se Sparta piange, Atene non può certo ridere. Perché anche dagli Stati Uniti – come la Voce ha più volte dettagliato – ne stanno uscendo delle belle. Soprattutto grazie al coraggio civile di due Procuratori Generali a stelle e strisce, Jeff Landry della Louisiana ed Erich Schmitt del Missouri.

I quali stanno puntando i riflettori per vederci chiaro su due grosse questioni: in primo luogo, le forti pressioni, l’asfissiante condizionamento esercitato dai vertici della Casa Bianca sui social media (in pole position ovviamente i più grossi, come Google,  Facebook, Twitter, Instagram) per ‘censurare’ e ‘oscurare’ le posizioni espresse da autorevoli scienziati e ricercatori in dissenso con la politica anti-covid adottata dall’esecutivo Biden. Un’operazione abilmente e scientificamente orchestrata dal Super Virologo che ha affiancato ben 7 presidenti Usa e solo da pochi giorni in pensione, Anthony Fauci. Il quale, pochi giorni fa, è stato interrogato per ben 7 ore dal procuratore generale Landry. Anche in questo caso, ha incolpato la sua ‘memoria’ per la interminabile sequela di ‘non so’, ‘non ricordo bene’, giungendo però anche a negare l’evidenza di fatti ‘certi’, come i legami non solo scientifici ma soprattutto d’affari con il controverso ricercatore Peter Daszak.

Peter Daszak

Ed infatti, il secondo grosso filone d’indagine portato avanti dai due procuratori federali Usa riguarda proprio i rapporti, sempre tenuti segreti, tra il ‘NIAD’guidato a vita da Fauci, la società di copertura ‘EcoHealth Alliance’riconducibile a Daszak, e i famigerati laboratori di Wuhan, finanziati a piene mani dagli Stati Uniti per ricerche più che border line su quel ‘gain of function’(il ‘guadagno di funzione’) che ha prodotto il Covid, consentendo la trasmissione del letale virus dall’animale (in questo caso il pipistrello) all’uomo.

A questo punto, Fauci – come da alcune settimane sta chiedendo una parte (anche se per ora minoritaria) della stampa Usa – dovrà essere processato per un capo d’imputazione non da poco: strage dolosa, davanti ad una corte che si occupi (come quella dell’Aja) di crimini contro l’umanità. Non proprio il massimo per festeggiare i suoi 81 anni appena suonati…

 

P.S. Per questa volta, evitiamo la sequela di link (solo tre: due  sull’intervento del parlamentare britannico; e uno per il pezzo  Voce del 13 dicembre sulla ‘sottovalutazione’ del Pfizergate), perché potrete trovarne e leggerne di tutti i colori andando alla casella ‘CERCA’ che porta all’archivio della Voce; basta digitare il ‘nome e cognome’ del personaggio che cercate oppure quello della ‘società’ che vi interessa per trovare caterve di articoli. Buona lettura e abbasso la ‘scientifica’ disinformazione nella quale ci hanno costretti a (soprav)vivere.

 

 

LINK

British MP calls for immediate halt of COVID vax in 20 minute speech

Too bad nobody in Congress is doing the same. A prominent UK cardiologist suppressed a study showing the vaccines damage the heart because he didn’t want to lose pharma funding.

STEVE KIRSCH
DEC 15

 

Link tratto dal sito EXPRESS

Tory MP Alleges ‘cover up’ of Covid vaccine inflaming heart arteries in bombshell claim”.

Tory MP alleges ‘cover up’ of Covid vaccine inflaming heart …

 

 

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