Nel nostro ‘piccolo’…

Ovunque il guardo io giro…: pensava alla grandezza di Dio Pietro Metastasio e che delusione se vivente in questo tempo malato di atrocità, dittature, smisurate ricchezze e immense povertà, di corrotti e corruttori, della Terra devastata dalle sue stesse creature, avesse la mente e lo sguardo mortificati dalla realtà fino all’estremo di negare come fantastico bene la nascita del nostro pianeta, di non riconoscerlo a chi o cosa lo hanno creato (insoluto-insolubile mistero dei misteri).  Nel nostro piccolo abbiano di che lamentarci: a dominare ogni scenario è il dio egoismo, la sete smisurata di potere, l’odio, la sopraffazione, il razzismo, la perversione del tornaconto personale e collettivo, la strage di innocenti vittime di femminicidio, del lavoro non protetto, delle mafie, della disperazione di detenuti suicidi per la disumanità delle carceri, la sanità negata ai poveri. Pensieri cupi, certo, dettati dal pessimismo della ragione, dal rovello del subire lo status franchista-mussoliniano di un regime di destra-destra che s-governa il Paese a rimorchio e propulsore del tornado politico che solo per fare qualche nome include i rigurgiti anticostituzionali di Fratelli d’Italia e in ‘campo largo’ Putin, Trump, Orban, Le Pen, Erdogan, al Sisi, Cina e Corea del Nord. Di fronte a questo devastante uragano mondiale, non sorprende la risposta apatica degli italiani alle prevaricazioni del melonismo, che passo dopo passo, sottrare al Paese interi capitoli della democrazia. Interferenze e imitazioni minacciano l’indipendenza della magistratura, fanno man bassa dell’intero sistema  della comunicazione, estendono impunemente la tolleranza per palesi e continuative  violazioni della legge e della Costituzione antifascista, saldano alleanze tossiche con despoti nazifascisti, provano a spaccare in due l’Italia con la divisiva autonomia regionale, affossano il sistema sanitario nazionale, in pratica sottraggono a tre quarti degli italiani il diritto alla salute, manganellano i manifestanti, vietano il dissenso, danno vita al peggior esecutivo della storia repubblicana, propongono il carcere per i giornalisti ‘scomodi’, esentano i politici della maggioranza dal rispetto per la par condicio, assolvono ministri e sottosegretari, responsabili di reati d’ogni genere. La somministrazione di dosi quotidiane di veleni coincide, non  a caso, con le speculazioni virali sugli ‘inciampi’ etici dell’opposizione e alleanze labili con partner di coalizioni senza le quali la destra è destinata a  sopravvivere a lungo. Veleni a dosi quotidiane della degenerazione politica italiana certificano l’anomalia dell’Italia che per indolenza o interessi particolari, convinzioni estemporanee, asseconda fasi alterne di adattamento, dal comunismo di Togliatti, al neofascismo della Meloni, dall’orgoglio della sinistra per ‘mani pulite’, alla vergogna dei corrotti di Puglia e Piemonte, ultimo pretesto della destra per imporre in fase pre elettorale, un nuovo esempio della distrazione di massa e distogliere gli italiani dal dis-governo del trio conflittuale Meloni, Salvini, Tajani. Il caso barese di Emiliano e compagni, esecrabile, consente loro di mettere la sordina al lungo elenco di indagati, indegni, condannati del centro destra e amplifica gli episodi di cui sono accusati esponenti della sinistra. La differenza? Le malefatte della destra non sorprendono, il malaffare della sinistra è un veleno non contrastato tempestivamente con adeguati antidoti.

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