ROBERTO SPERANZA / IPER ASSOLTO DAI TRIBUNALI. CHI PAGA PER TUTTI I MORTI DI COVID & VACCINI?

Omicidi di Stato.

Con la regola del 20 per cento.

Ci sembra arrivato il momento per tirare le somme di un ‘genocidio’ che – in modo perfettamente ‘silenziato’ – si sta realizzando. In modo scientifico’. E senza che nessuno alzi mezzo dito per contrastarlo.

Ecco i due casi, come si suol dire, ‘di scuola’.

 

MORTI SUL LAVORO, PIU’ 19% IN UN ANNO

Ultimi dati Istat circa gli incidenti mortali sul lavoro, e siamo appena reduci da una delle tragedie più gravi, con 4 morti e 4 dispersi per i quali si sono perse le speranze, quella di Suviana, con l’esplosione della centrale idroelettrica ENEL. Più pesante della strage ThyssenKrupp, dove bruciarono vivi 7 operai, il che dice tutto.

L’esplosione nella centrale idroelettrica Enel di Suviana

Ecco: i numeri più recenti di confronto tra i morti sul lavoro nel 2023 e nel 2024 (periodo da marzo a marzo), documentano un raccapricciante incremento di quasi il 20 per cento, 19 per la precisione.

Non c’è bisogno di alcun commento, men che mai delle solite litanie e/o commemorazioni e/o appelli presidenziali oppure sindacali: colpevoli e complici lacrime di coccodrillo.

C’è invece bisogno che i responsabili, una volta per tutte, comincino a pagare il conto con processi e galere.

Non è possibile che ogni strage resti regolarmente impunita, come se si trattasse sempre di destino cinico e baro. Come nel caso del Ponte Morandi a Genova, per dirne un’altra.

I colpevoli ci sono, esistono, e fanno capo ai big che di prassi, ormai di ruotine, SEMPRE subappaltano i lavori.

Ma perché, vivaddio, nessuno pensa a fare una legge che vieti del tutto e per sempre gli stramaledetti subappalti che ammazzano, violano ogni regola, favoriscono i ribassi killer, annullano l’effetto dei già scarsi controlli, e per di più fanno ingrossare e ingrassare a dismisure le mafie?

Insomma garantiscono il Far West più sanguinario possibile: e poi osiamo chiamarci una ‘democrazia’.

Ma andate affanculo, ladri (di risorse pubbliche) e assassini!

E’ una storia che dura da quasi mezzo secolo, cominciata a spron battuto con il dopoterremoto 1980 in Campania e la prassi dei subappalti a go go, a cascata, a valanga, chiamatela come preferite; e poi le varianti in corso d’opera, le sorprese archeologiche, i ribassi costanti appunto, ad ogni passaggio di mano.

Possibile mai che in mezzo secolo non solo non sia mai stata fatta una vera, autentica legge sugli appalti, e anzi ogni normativa – come quella partorita da questo governo sfascista – peggiori sempre la precedente?

La ‘Voce’ ne sta scrivendo da 40 anni (che ricorrono proprio in questo mese, 14 aprile 1984 il primo numero). Ricordiamo una mitica intervista con l’allora pretore anti camorra e anti abusivismo Aldo De Chiara proprio sulla giungla degli appalti e la necessità di una nuova legge.

Possibile un tale scempio?

Evidenti le collusioni, evidente che a lorsignori faccia comodo, affinchè i profitti aziendali crescano, ma lordi di sangue.

E che lo faccia il ‘Pubblico’, le aziende del cosiddetto ‘Parastato’ è una vergogna che non può non finire in tribunale: ma sappiamo altrettanto bene come la ‘giustizia’ (non) funzioni da noi.

 

 

IL GIGLIO CANDIDO IPER-ASSOLTO

Quella giustizia che – incredibile ma vero – giorni fa ha per l’ennesima volta assolto l’ex ministro della Salute Roberto Speranza da ogni responsabilità sul fronte della pandemia & dei vaccini.

La pietra ‘tombale’ (ma finchè c’è vita c’è… speranza che prima o poi giustizia sia fatta, anche in MEMORIA delle tante, troppe vittime innocenti) è stata calata dal Tribunale dei Ministri di Roma, secondo cui il ministro avrebbe agito “in modo corretto in difesa dell’interesse pubblico e del diritto alla salute”.

L’ingresso del Tribunale dei ministri a Roma

Un bis dopo l’assoluzione ottenuta, a giugno 2023, dal Tribunale dei Ministri di Brescia, che dopo i rilevi mossi dalla procura di Bergamo per la gestione della ‘zona rossa’, ha così sentenziato: “non risulta che Speranza abbia indotto i dirigenti ministeriali a ritirare od omettere le azioni di sorveglianza epidemiologica di sanità pubblica, di verifica delle dotazioni di dispositivi medici e delle risorse necessarie a contrastare le diffusione virale”.

Capito?

Così come ora l’omologa corte capitolina sottolinea che le eventuali omissioni o ritardi siano imputabili solo ai livelli amministrativi, mentre il premuroso Speranza era unicamente responsabile delle “funzioni ministeriali di indirizzo politico”.

Un giglio candido, una vera viola mammola.

Che oggi, con un groppo in gola, proclama: “Ho vissuto giorni non facili, anche per una vera e propria campagna di odio, tuttora in corso, diretta da alcuni organi di comunicazione”.

Dei quali, sicuramente, la ‘sovversiva’ Voce fa parte a pieno titolo.

Ne siamo fieri, avendo documentato con valanghe di articoli e inchieste le gigantesche responsabilità di Speranza e dei due esecutivi di cui ha fatto parte (Conte e Draghi) sia nei primi dieci mesi della pandemia, quelli tutta ‘Tachipirina e Vigile attesa’ che hanno impedito l’uso di cure e farmaci che esistevano in commercio per contrastare subito il Covid; sia nei mesi delle campagne vaccinali, non muovendo un dito quanto era già chiaro (per chi avesse voglia di vedere) che quei vaccini per di più ‘obbligatori’, erano del tutto ‘sperimentali’ (quindi i cittadini usati come cavie), ‘inefficaci’ e, soprattutto, ‘insicuri’, come emerge dalla valanga di ‘effetti avversi’ che si è verificata da allora in poi e continuerà a medio termine.

Ma ecco la grande ‘novità’ di giornata.

Dalla fresca sentenza pronunciata dal Tribunale dei Ministri di Roma che assolve Speranza (una trentina di pagine) saltano comunque fuori dei fatti di gravità inaudita.

 

 

ORA SPUNTA QUEL 20 PER CENTO!

Dichiara l’avvocato Antonietta Veneziano, la quale con il collega Angelo Di Lorenzo fa parte della meritoria associazione ‘Avvocati Liberi’ che segue i destini di molti danneggiati dai vaccini: “Incredibilmente, nel corso dell’interrogatorio con i magistrati del Tribunale dei ministri, Speranza sostiene che lui è a conoscenza del fatto che 1 evento avverso su 5 di quelli segnalati ad Aifa era grave, gravissimo o addirittura mortale”.

Antonietta Veneziano

All’epoca l’AIFA, ossia l’Agenzia Italiana del Farmaco, era guidata dal direttore generale Nicola Magrini, anche lui coinvolto nei procedimenti giudiziari.

Un fatto clamoroso: il ministro ha affermato che era perfettamente a conoscenza del fatto che il 20 per cento dei vaccini iniettati in modo obbligatorio ai cittadini poteva produrre effetti avversi gravi o addirittura letali.

Una percentuale da brivido, perché, come tutti sanno, nei bugiardini dei farmaci e comunque nella consueta descrizione degli effetti collaterali provocati da un farmaco, le percentuali sono risibili, tipo 1 su 10 mila. Una percentuale del genere, come quella ammessa da Speranza, è totalmente fuori dal mondo.

Del resto, nel suo libro stampato a fine 2021, poi ritirato subito dalle librerie, e solo un paio di mesi fa ripubblicato con qualche lieve modifica, “Perché guariremo”, l’imperturbabile Speranza fa esattamene il contrario: e scrive di “rare segnalazioni di effetti avversi”.

Delle due l’una: bugiardo sempre, e anche nel libro; oppure nell’ultima verbalizzazione davanti alle toghe del tribunale dei ministri di Roma?

Con ogni probabilità il furbetto solo ora si lascia sfuggire la tremenda realtà dei fatti, ‘sperando’ che nessuno se ne accorga.

E quindi di farla franca ancora una volta.

Perché quei dati, quelle percentuali da brividi sugli effetti avversi, in realtà, hanno sùbito cominciato a circolare: ad esempio, negli Stati Uniti, a pochi mesi dall’inizio delle campagne vaccinali.

In un reportage della Voce di settembre 2021, lo ricordiamo bene, pubblicammo i dati sui primi effetti avversi elaborati dal sistema VAERS messo a punto, negli Usa, dai ‘Centers for Deseases Control’ (CDC). E le cifre erano già spaventose: ben 10 milioni (avete letto bene) dieci milioni di effetti avversi, di cui il 50 per cento ritenuti gravi. A subirne le conseguenze – veniva rilevato – soprattutto il sistema cardiocircolatorio, con un sensibile incremento di pericarditi, miocarditi, trombosi, ictus e anche infarti. In evidente aumento anche le patologie tumorali.

A livello internazionale hanno più volte lanciato precisi sos, di alta valenza scientifica, il ‘British Medical Journal’, che fin da gennaio 2021 documentò la scarsa efficacia del vaccino Pfizer (un misero 18-19 per cento, altro che lo sbandierato 94-95 per cento) e poi ad agosto 2021 denunciò soprattutto la totale ‘insicurezza’ dello stesso vaccino Comirnaty, i cui ‘trials’ per sperimentare il prodotto erano stati del tutto taroccati. E, poi, ‘Children’s Health Defence’, l’associazione fondata e animata da Robert Kennedy junior per tutelare la salute dei più indifesi, i bambini, proprio sul delicatissimo fronte dei vaccini: quelli tradizionali, e figuriamoci quindi quelli ‘sperimentali’ a mRNAdi Pfizer e Moderna, vettori della proteina killer SPIKE, come hanno documentato, per fare solo due esempi, proprio l’inventore-pentito dei vaccini a RNA messaggero, Robert Malone, e uno dei più noti cardiologi americani, Peter McCullough.

Robert Kennedy jr

Da noi, rara mosca bianca a lanciare l’allarme, il virologo partenopeo Giulio Tarro (l’allievo prediletto di Albert Sabin che inventò l’antipolio), che ha firmato i due imperdibili “Covid 19 – Il virus della paura”, uscito addirittura a giugno 2020, e “Covid 19 – La fine di un incubo” di giugno 2022, in cui vengono dettagliate per filo e per segno le responsabilità politiche e scientifiche sia in quei primi dieci mesi di ‘vuoto’, riempito solo a botte di ‘Tachipirina e vigile attesa’; e poi di totale non controllo sui quei vaccini, del tutto sperimentali, visto che i ‘trials’ – pochi lo sanno e nessuno lo dice – dovevano terminare… solo qualche mesi fa, per la precisione il 31 dicembre 2023.

Ma torniamo a bomba. Ossia al giglio candido, Roberto Speranza.

Con quale faccia di bronzo, con quale coraggio – se mai ne ha un briciolo – osa parlare di giorni per lui non facili, quando solo grazie alla sua colpevole azione ministeriale, ben spalleggiato dagli scienziati complici al soldo di Big Pharma, ha consentito una strage degli innocenti (120 mila vittime nei primi dieci mesi); e poi non ha battuto ciglio di fronte alla valanga di effetti avversi prodotti dai vaccini killer, come mostra con chiarezza disarmante l’ammissione del 20 per cento di soggetti a rischio?

Ci sarà un giudice a Berlino oppure all’Aja in grado di portare alla sbarra i vari Speranza che, disseminati in Europa e non solo, hanno quanto meno contribuito a questo ‘genocidio’?

Del resto, tra gli obiettivi conclamati di note organizzazioni internazionali, come il ‘World Economic Forum’ illuminato dalla star Bill Gates (il deus ex machina della acquiescente ‘Organizzazione Mondiale della Sanità’), c’è proprio quello di ridurre drasticamente la popolazione mondiale, meta prefissata il 50 per cento nel giro di alcuni anni.

A botte di pandemie & vaccini – un cocktail che più esplosivo non si può – quello scopo può tradursi man mano in palpabile realtà per i Padroni del Mondo.

Capofila proprio Big Pharma.

P.S. Per documentarvi meglio su fatti & misfatti nei 4 anni di pandemia e vaccini, e sui personaggi citati in questo mezzo, come al solito vi consigliamo di consultare l’archivio della Voce. E quindi di andare alla casella CERCA che si trova in alto a destra della nostra home page, e digitare nome e cognome della persona (ROBERTO SPERANZA, ROBERT MALONE, PETER MCCULLOUGH, ROBERT KENNEDY, GIULIO TARRO) oppure sigle (PFIZER, MODERNA), per rileggerne delle belle.

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