COMMISSIONE COVID / PAURA? MA NON FARA’ NEANCHE IL SOLLETICO AI RESPONSABILI…

Gazzarra delle opposizioni contro la Commissione sul Covid appena istituita e pronta a iniziare i lavori.

Apre il fuoco di fila il sentare PD ed ex ministro della Cultura, Dario Franceschini, il quale invita a “disertare la commissione” che rischia di trasformarsi, a suo parere, in “un tribunale politico” e di creare “un precedente pericoloso”.

Dario Franceschini. Sopra, Giuseppe Conte con Roberto Speranza

Scrive l’Ansa: “Secondo fonti PD che annunciano una ‘valutazione sulla proposta Franceschini’, la destra ha dichiarato apertamente in Parlamento qual è il suo obiettivo: fare della Commissione un’arma politica contro i precedenti governi e sdoganare i No vax”.

La Commissione è una clava politica”, così viene bollata da Luana Zanella, capogruppo alla Camera di Verdi e Sinistra. Va giù dura la parlamentare di Azione Elena Bonetti, ex ministro per le Pari opportunità e la Famiglia: “Non ci lasceremo trascinare nel tribunale politico di un governo sui governi precedenti: un gioco rischioso in sprezzo di una democrazia che dovremmo custodire e invece si vuole usare come un manganello contro gli avversari politici. Non siederemo in una Commissione istituita con un testo di legge che non a caso le impedisce di appurare le responsabilità anche di Regioni, comuni, ospedali durante la pandemia, ma in compenso si arrogherà le competenze per valutare la bontà del metodo con cui ha validato i vaccini a livello Ue”.

Non meno sprezzante Alessandro Magi, segretario di + Europa: “La Commissione sul covid che vuole il governo e tutto il centrodestra è nata male e farà peggio: non si muoverà su basi scientifiche e neanche di onestà intellettuale o di verità politica; sarà una caccia alle streghe in cui si riabiliteranno le tesi no-vax che Lega e Fratelli d’Italia hanno irresponsabilmente cavalcato durante la pandemia. Non partecipare a questa farsa è doveroso”.

Elena Bonetti

Abbiamo già espresso il nostro parere sulla Commissione parlamentare d’inchiesta sul Covid.

Ma sollevando dubbi & perplessità per motivi diametralmente opposti. Ossia perché, così come è stata concepita, la Commissione non caverà un ragno dal buco e finirà in flop, come del resto è sempre successo, storicamente, per tutte le Commissioni parlamentari d’inchiesta che hanno sempre finto di indagare e scoprire, solo gettando fumo negli occhi, una drammatica sceneggiata (solo quelle sulla strage del Moby Prince e sul ‘suicidio’ di David Rossi hanno portato o stanno portando significativi contributi all’accertamento della verità).

Non servirà a niente per il semplice motivo che il suo perimetro d’indagine è totalmente ristretto, limitato a quei mesi di pandemia, ponendo tutta una serie di paletti anche territoriali: nella migliore delle ipotesi qualche tiratina d’orecchi per aver superpagato mascherine o banchi a rotelle, insomma pinzellacchere burocratico-amministrative.

Altro che tribunale politico! Altro che gogna per i responsabili di una vera strage di innocenti, ossia le 120 mila vittime in dieci mesi di coronavirus!

Pensate forse che verranno puntati i riflettori sulle gigantesche responsabilità politiche e scientifiche?

Che ai componenti del Comitato Tecnico Scientifico succederà qualcosa per quanto commesso e/o avallato?

Pensate forse che passerà qualcosa il ministro della Salute (sic) Roberto Speranza per il diktat killer ‘Tachipirina e vigile attesa’, quando c’erano farmaci da usare per salvare tante vite e fronteggiare subito il Covid, invece follemente vietati, come idrossiclorochina e invermectina per fare solo due esempi? E ha addirittura la faccia di bronzo, Speranza, di presentare oggi in pompa magna il suo libro sui giorni del Covid…

Andrea Crisanti

In soldoni, non verrà mai fatta chiarezza, tantomeno dalla Commissione, sulle vere responsabilità per una gran parte di quelle morti che si sarebbero potute evitare. Ci vorrebbe un processo serio, non una farsa come quella andata in scena a Bergamo, dove il ‘super-consulente’ era addirittura lo zanzarologo Andrea Crisanti, una delle virostar e poi fiondato in Parlamento con la maglietta del PD.

Ma il buco più grande – e più grave – è un altro. Non aver allargato il raggio d’azione e non aver puntato i riflettori al di là di quei primi dieci mesi di pandemia, ossia da quando sono entrati in scena i vaccini. Come mai niente per verificare se è stato fatto tutto il possibile per accertarne l’efficacia e soprattutto la sicurezza?

Oggi sono sotto gli occhi di tutti, grazie a studi e ricerche di scienziati non omologati e non asserviti al potere di Big Pharma, quei tragici ‘effetti avversi’ prodotti dai vaccini e cominciati da mesi e mesi, una valanga che si fa sempre più grossa e i cui danni si potranno conoscere solo tra anni (perché gli effetti avversi si manifestano a breve ma soprattutto a medio e lungo termine). Effetti avversi in modo particolare a carico del sistema cardiocircolatorio, ma non solo, visto ad esempio l’esponenziale aumento negli ultimi 3 anni delle patologie tumorali.

A nessuno frega di tutto ciò?

Possibile che si debba assistere inerti e inermi di fronte al fatto che – come ormai documentano seri studi scientifici – ne uccidono più i vaccini del Covid?

Ma cosa teme l’opposizione?

La Commissione non scoprirà niente, ai responsabili a livello politico e scientifico non verrà neanche fatto il solletico.

Tutti sempre inchiodati alle loro poltrone dorate: sulla pelle dei cittadini, sul sangue della gente.

Come detto, per saperne di più, vi proponiamo la lettura di due inchieste della Voce proprio a proposito della contestata Commissione sul covid.

Ecco quindi COVID & VACCINI / ARRIVA LA COMMISSIONE D’INCHIESTA. SAPRA’ FAR LUCE SUI RESPONSABILI? del 10 novembre 2023. E poi COMMISSIONE D’INCHIESTA SUL COVID / NON BASTA. MA CONTE E SPERANZA ‘SBOTTANO’… del 6 luglio 2023.

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