Finalmente nello sconfinato nulla, nel deserto più totale di quella che un tempo si chiamava ‘sinistra’ – oggi ridotta a un ectoplasma e/o fantasma che più penoso e al tempo ‘sinistro’ non si può – finalmente si è sentito qualcosa. Parole che suonano come un richiamo al risveglio delle coscienze ormai del tutto cloroformizzate. Quelle che un tempo il pur stucchevole Moretti evocava, “dite per favore qualcosa di sinistra”.
Non lo crederete, neanche io ci avrei mai creduto fino a che non le ho prima lette e poi udite, ma quelle parole sono state appena pronunciate, negli ultimi giorni e in tre diverse occasioni (una conferenza stampa sul tema dell’edilizia popolare, in occasione della Borsa Internazionale del Turismo a Milano e a Caivano per affrontare la bollente situazione locale), dal governatore della Campania Vincenzo De Luca, che ha avuto il coraggio di parlare una buona volta in modo diretto e chiaro, un linguaggio che tutti possono capire perché va direttamente al cuore dei problemi e al tempo stesso suona come un possente j’accuse di questo governo, di tutta la farsesca opposizione, soprattutto del ‘suo’ PD ridotto ormai in macerie e neanche più in grado di pronunciare una parola, nemmeno una sillaba di ‘sinistra’. Quella autentica, che ha il sapore della giustizia sociale, della vera eguaglianza, dei diritti civili, sociali, economici calpestati da anni senza che nessuno osi alzare un dito.
Oggi quel dito lo ha sollevato, eccome, De Luca.
Suscitando subito un putiferio nella destra fascista di governo, e un assordante silenzio, per ora, in quel centro-sinistra molto comodo (gli utili idioti di turno) affinchè Giorgia Meloni & C. possano governare indisturbati per tutta la disastrosa (per i cittadini italiani) legislatura. E far danni incalcolabili e forse irreparabili, sia economici che sociali e perfino istituzionali, come il folle ‘premierato’ in fase finale di gestazione.
Unico neo, quel richiamo alla ‘lotta armata’ che ha immediatamente fornito il destro alla destra per attaccarlo e bollarlo. Non ce n’era bisogno, proprio perché il resto già bastava e avanzava per inchiodare i lanzichenecchi governativi alle loro gigantesche responsabilità nella ‘predazione’ scientifica, soprattutto a spese del Sud.
A seguire vi proponiamo le frasi più significative firmate De Luca nelle ultime ore; e di seguito alcune tra le stizzite reazioni dei camerati & C.
“Faremo il 16 febbraio la manifestazione a Roma per chiedere un immediato incontro al governo e al sedicente ministro Fitto per sbloccare i Fondi europei di coesione. E’ paradossale: vogliono l’Autonomia ma non ci danno i nostri soldi. E’ un governo di disturbati mentali: vanno ricoverati”.
“Siamo in guerra con questo governo e più di questo penso solo si possa fare appello alla resistenza e alla lotta armata. Per questo dico a tutti, sindaci, sindacati: mobilitiamoci a Roma, questo governo è espressione di delinquenza politica”.
“Sono le Regioni a decidere sui propri soldi, non un ministro meridionale che ha tradito il Sud e un ministro a passeggio sui nostri territori”, con riferimento al titolare per gli Affari UE Raffaele Fitto e a quello della Cultura (sic) Gennaro Sangiuliano.
“Andiamo a Roma per far sentire la voce dei territori e per battere la delinquenza politica di cui è espressione questo governo che sta affondando l’Italia. Noi siamo pronti a fare le barricate e non ci faremo prendere in giro da questi squinternati”.
“Siamo mobilitati a sbloccare i fondi di sviluppo e coesione fermi da un anno e mezzo per una posizione di ricatto politico che stanno facendo e vogliono continuare nei confronti delle Regioni. Le motivazioni che danno sono tutte stupidaggini. La verità è che stanno cercando di ricattare il Sud. E non ci faremo ricattare”.
“Il 17 febbraio a Napoli faremo anche una manifestazione con tutto il mondo della cultura e dello spettacolo che è paralizzato da questi irresponsabili”, con un altro evidente riferimento al titolare della… Cultura.
E sulla vulcanica mente al vertice di quel ministero colorisce: “Dice che servono progetti concreti dalla Campania per l’utilizzo dei fondi? E’ un analfabeta di ritorno”.
Grande.
Su (e da) Caivano. “Nessuno di noi ha capito che caz… ci vengono a fare qui. Motivi elettorali, è chiaro. Adesso qui ci sono 4 commissari nominati, e capite che Caivano non è proprio Manhattan… . 3 governativi per gestire il Comune sciolto per infiltrazioni camorriste e un altro per sistemare un impianto sportivo abbandonato”. Poi un altrettanto colorito riferimento al ministro dell’Agricoltura (e cognato della premier Meloni) Francesco Lollobrigida e la sua ‘storica’ fermata del Frecciarossaproprio per sbarcare in quell’area.
Passiamo alle ‘repliche’ della destra compatta contro il nuovo Diavolo Rosso.
Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato: “Più che presidente della Regione De Luca sembra il capo della guerriglia, il suo delirante appello alla lotta armata contro il governo è gravissimo e irresponsabile. De Luca va rimosso, merita quanto meno un ricovero in una casa di cura”.
Tommaso Foti, capogruppo FDI alla Camera: “Le parole di De Luca sui governanti come disturbati mentali sono gravi, diffamanti, arrivando a tacciare il governo di delinquenza politica”.
Ma pienamente ‘azzeccate’.
In coro quattro ‘destri’ tra Camera e Senato (Cangiano, Schiano, Iannone e Vietri, dei quali mai si è sentito un intervento parlamentare di un qualche rilievo) che chiedono subito conto, come ottimi alunni, alla maestra Schlein: “Deve prendere immediati provvedimenti. De Luca ha oltrepassato ogni limite, parla di lotta armata contro il governo, dichiarazioni senza precedenti nella storia repubblicana”. Così parlano i fans di quella griffata Salò; e aggiunge il nobil Michele Schiano di Visconti, parlamentare FDI e segretario provinciale meloniano doc: “Il PD prenda le immediate distanze da questo cialtrone”, intima gonfiando petto e muscoli in stile palazzo Venezia.
Dulcis in fundo le riflessioni del nostro Vate alla Cultura, il quale subito mostra la sua preparazione geografica. “Il lucano De Luca, detto con il massimo rispetto verso gente operosa e colta come gli abitanti della Basilicata, schiacciato dal peso dei dati e dei fatti oggettivi, offende gratuitamente”.
E aggiunge, approdando a Napoli: “L’impegno del ministero della Cultura, con fattive realizzazioni, come il recupero del Parco della Floridiana, i lavori all’ex Reale Albergo dei Poveri e tante altre attività, tra queste la creazione dei nuovi musei autonomi, stridono con l’inconcludenza parolaia di De Luca”. Almeno impari l’italiano, il minimo sindacale…
A questo punto, davvero, qualcuno chiami il 113.
P.S. Visto che gli sfascisti hanno parlato e straparlato, ora la palla tocca al giovane e già imbalsamato segretario del PD: cosa commenta, sul serio, Schlein?
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