Lo scomodo fidanzato

“E su, dimmelo, ci sei stata”: così abbiamo raccontato con indignazione il sessismo di poliziotti che raccoglievano la denuncia di giovani donne violentate. Oppure così: “Te la sei voluta, con quei Jeans aderenti la maglietta troppo scollata”. Negli anni ’80 un branco di giovanissimi malviventi, di famiglie camorristiche, violentarono una ragazza, per un mese, segregata in un casolare abbandonato. Se la cavarono, rappresentati durante il processo da avvocati di grido, che in aula ottennero il ritiro della denuncia, sventolando davanti agli occhi della madre, una donna poverissima una mazzetta di banconote. Ne è trascorso di tempo, ma poco è cambiato. Anzi c’è di peggio, molto di peggio. Tale Giambruno, fidanzato convivente della Meloni, che non definiamo volutamente ‘compagno’, perché aggettivo in uso tra esponenti della sinistra, è anche un giornalista della Tv dei Berlusconi. Nel corso del programma ‘Diario del giorno’ (Rete 4) e attenzione, in presenza di pubblico femminile, Giambruno, in veste di conduttore, ha ammonito così le vittime di stupro di gruppo di Palermo e Caivano: “Certo che se tu vai a ballare, hai tutto il diritto di ubriacarti, certamente questo è assodato, non ci deve essere nessun tipo di fraintendimento, però se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti di incorrere in determinate problematiche e poi rischi effettivamente che il lupo lo trovi”. Lo spunto per l’ignobile condanna delle vittime lo ha fornito Senaldi, condirettore di ‘Libero’, foglio della destra: “La realtà non rispetta i diritti, le ragazze non devono perdere conoscenza e non devono frequentare contesti pericolosi”. Ha raccolto il messaggio sessista anche il comandante palermitano dei Vigili: “Insegnate alle vostre figlie a non ubriacarsi”.

La soluzione Salvini: “La Lega presenterà un emendamento per la castrazione chimica per i casi più gravi di recidiva. Non siamo di fronte solo a dei delinquenti, ma a dei malati. Se hai mal di testa prendi l’aspirina, se non riesci a controllarti te lo risparmio per il resto della tua esistenza”.

In un mondo di sana normalità “Yo soy Giorgia”, soy donna, madre” avrebbe ripudiato il padre dell’adorata’ figlioletta’, pensando che tra non troppi anni avrà la stessa età delle ragazze stuprate, ma lei è speciale, ha il dono della bocca cucita, si astiene dal commentare fatti e misfatti del suo entourage e figuriamoci se in questo caso il soggetto da cui prendere le distanze con disgusto è il padre della sua bimba. Lo fa l’intero schieramento dell’opposizione e, piacevole sorpresa, Alessandra Mussolini, europarlamentare con i popolari, ex solidale con il mondo dell’omo e trans sessualità. Su Giambruno: “Gravissimo, una barbarie. Lo stupro è stupro. Come il fidanzato della Meloni ce ne sono migliaia che alimentano la paura di denunciare. Se non si capisce, per le donne è davvero finita”.

Imbarazzo della premier, ancor meglio, dissociazione? Nulla. Complice silenzio e paradosso della follia, pur nelle evidenti diversità, il consenso di cui godono la numero uno di Fratelli d’Italia e il tycoon Donald Trump.


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