Il Presidente: banchi, neri, gialli? Tutti uguali

Quale sconsiderata, collettiva obnubilazione riduce la ragionevolezza degli umani ‘normali’ all’inedita forma di auto schiavitù di oltre il 50% degli americani seguaci del tycoon? A nessuno e tanto meno a un ex presidente degli Stati Uniti una magistratura evidentemente imperfetta consentirebbe  di circolare liberamente e soprattutto di candidarsi ad abitare di nuovo nella Casa Bianca, nonostante le imputazioni per gravissimi reati. Ma negli Usa succede, inaudito. Il ‘caso Trump’, esempio seriale di odio, la ‘vendetta omicida’ di Putin, rendono molto speciali, sagge, di valore universale, le parole pronunciate da Mattarella: “La nostra Costituzione nasce per superare, espellere l’odio come misura dei rapporti umani, nel rispetto delle diversità, contro la pretesa di risuscitare anacronistici nazionalismi”. Inoltre  ricordano  che gli italiani sono all’origine il risultato della fusione di molte etnie. Il messaggio va oltre le scelleratezze del generale Vannacci e ripropone la domanda sull’anomalia di quanti condividono i disvalori del sessismo dell’omofobia, del razzismo, al punto di rendere bestseller l’indecente libro “Il mondo al contrario” e di apprestarsi a creare un movimento politico con questi presupposti. Incontrando Vannacci per sfortunata ipotesi, ovver il  “Questo sì un vero uomo”, secondo per sfrenati maschilisti, gli si dovrebbe chiedere cosa ne pensa della catena di palestre torinesi che negli spogliatoi per ‘gentlemen” mette a disposizione di ‘lor signori’ orinatoi a forma di bocca femminile. C’è da scommettere: informato con tanto di nitide immagini, Vannacci, il solennemente graduato (ma da chi?) farebbe in fretta il check in on line del primo volo per Torino e ignorerebbe la toilette dell’aereo per non svuotare la vescica prima di accedere a uno spogliatoio delle palestre piemontesi incriminate.

Viva la Cassazione: una sua recente sentenza condanna le allusioni di tipo sessuale, anche se ‘goliardiche’ e stabilisce che possono giustificare il licenziamento disciplinare di un lavoratore. Un passo in più? Condannare le forze di polizia che gnorano le denunce di chi, donna o no, denuncia di subire violenze, sessuali e non.

Che succede agli italiani, alla sacralità disconosciuta della Costituzione? Mille coincidenti degenerazioni, sbandate, per la tendenza solo latente di rivalutare la devastante sciagura del fascismo. Effetti collaterali di questa progressiva ricaduta nel baratro del “Ventennio, che comunque di cose buone ne ha fatte” (!!!) è l’intento solo sopito del neofascismo: la ‘muta a giorni alterni’ della Garbatella s’imbavaglia (come tutto il centrodestra) per non esternare apprezzamento (o più verosimilmente il suo contrario) al nobile, autorevole messaggio del Presidente della Repubblica e tenta di compensare il suo atteggiamento  gelido delegando i commenti all’implicita condanna di Mattarella delle farneticazioni di Vannacci (altro silenzio di “Yo soy Giorgia”) all’esagitato Donzelli, al fuoco amico di  Salvini, che non nasconde l’ambizione di  scalzarla da leader della destra. Ma la premier  rompe il mutismo e medaglia la Puglia, il resort che ha ospitato la sua famiglia allargata. Contemporaneamente mette la sordina a quanto succede in casa (il ruolo di responsabile politica di FdI affidato alla sorella, la nuova gaffe del cognato Lollobrigida) e nei suoi dintorni, con il ritorno in scena di Alemanno, in rappresentanza della destra eversiva, le serie difficoltà nella gestione del Pnrr, le risorse anti alluvione mai arrivate all’Emilia Romagna.

(Nella foto il water a forma di bocca femminile) 


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