PONTE SULLO STRETTO / LE ‘SBROCCATE’ DI SALVINI MATTEO

Avete letto le offese da scaricatore del più lurido porto, al secolo il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, indirizzate a don Luigi Ciotti, una vita dedicata alla difesa dei cittadini dalle mafie?

Lo ha accusato in un pubblico convegno di totale ignoranza e malafede, per il solo fatto che il povero don Ciotti, certo non per primo, ha osato parlare di forti rischi di infiltrazioni mafiose per la realizzazione del Ponte sullo Stretto.

Don Luigi Ciotti. Sopra, Matteo Salvini

Una cosa lapalissiana, che sanno ormai anche i bambini, addirittura sottolineata dalla Corte dei Conti.

La ‘Voce’ lo ha scritto un mare di volte, fin da quando una ventina d’anni fa il governo Berlusconi ne cominciò a parlare. E poi quando sono stati realizzati – a botte di milioni pubblici – faraonici progetti, ormai obsoleti.

E anche quando, negli ultimi anni, l’immancabile Salvini tornò a riproporre il folle progetto: totalmente inutile sotto il profilo del ‘traffico’, costi alle stelle: si parte – come per il famigerato TAV poi lievitato a mille una notta, cifre ormai incalcolabili – da 15 miliardi e poi sfondi il tetto dei 50, tra varianti, sorprese geologiche, revisioni prezzi e via sperperando.

E, da ultimo, quando il neo ministro del governo Meloni e leader leghista ha avuto la faccia tosta di riproporlo: pur in mezzo al mare di guai economici, sociali e d’ogni sorta che il Paese – bisognoso di ben altre cose – sta passando.

In soldoni: mentre i pensionati sono ridotti sul lastrico con minime da fame e i giovani non trovano lo straccio di un lavoro, è proprio il caso di ritirar fuori il progetto del Ponte sullo Stretto?

Una totale follia.

E a ringraziare non possono che essere le mafie, in gongolante attesa di un’opera pubblica da cui attingere a piene mani, tra subappalti a go go e lavori infiniti.

Soprattutto dopo che è stato letteralmente stuprato il codice sugli appalti, che ha allargato le maglie a tutte le infiltrazioni possibili e immaginabili. Meno che dal ministro Salvini…

Vergogna.

Senza contare gli interessi a stelle e strisce sul maxi appalto.

A questo proposito, potete leggere un interessante reportage sul Ponte delle discordie pubblicato da ‘Antimafia Duemila’ e titolato “Gli sporchi interessi della NATO dietro al Ponte sullo Stretto”. Basta cliccare sul link che segue.

 

Gli sporchi interessi della NATO dietro al Ponte sullo Stretto


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