Un ricco week end di shopping militare, per il guitto-criminale presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Che dopo il ‘vaffa’ papale (“con il massimo rispetto per Sua Santità, non abbiamo bisogno di mediatori e la fine del conflitto si farà solo alle nostra condizioni”, incredibile ma vero), ha raccolto gli ok dalle nostre Autorità (sic) maxime e il plauso chez Vespa con i mezzibusti genuflessi.
Quindi è volato in Germania, accolto a braccia aperte da un Cancelliere Olaf Scholz ormai rincoglionito, il quale dopo i primi tentennamenti ha ormai allargato i cordoni della borsa e non vede l’ora di inviare sempre più massicci quantitativi di armi in Ucraina.

Zelensky con il premier britannico Sunak. Sopra, la stretta di mano con Scholz
E riesce a fare ancor meglio l’amico inglese, il premier Rishi Sunak che aveva già pronta come cadeau una interminabile lista di missili a lunga e lunghissima gittata e sofisticati droni killer: armi – come del resto tutte quelle inviate dagli alleati NATO – non più di ‘difesa’ (come nei primi mesi) ma ormai di ‘attacco’, per arrivare a quella Vittoria finale di cui parla in modo sempre più ossessivo l’invasato di Kiev.
E il servizievole Sunak, nella idilliaca quiete della sua residenza di campagna, ha promesso anche che presto, appena inizia l’estate, verranno addestrati i pilota ucraini per i caccia da guerra.
Il tour finisce a Parigi, dove quell’Emmanuel Macron che ha una montagna di problemi a casa sua con i cittadini ormai (per fortuna) in perenne mobilitazione, trova il tempo di dare il suo incondizionato appoggio al guitto-criminale.
Il quale, nelle stesse ore, riceve un sostegno, che più convinto e fattivo non si può, dal Commissario UE, Ursula von der Leyen: anche lei con le sue colossali gatte da pelare (in prima linea il ‘Pfizergate’ per il quale rischia l’osso del collo) eppure pronta a slanciarsi in ardite promesse altrettanto a lunga gittata: “saremo sempre al vostro fianco, anche ben oltre il 2023” e fino a quando non sarete entrati a pieno titolo nella NATO e nell’UE, fa chiaramente intendere l’ex ministro della Difesa (e scandali annessi) tedesco.
Di seguito vi proponiamo la lettura di un interessante intervento firmato, per il sito di contro-informazione ‘Renovatio 21’, da Gianandrea Gianani, esperto in analisi storico-strategiche, studi dei conflitti, dal 2020 direttore del sito ‘Analisi Difesa’. Per un anno (agosto 2018 – settembre 2019) Gianani ha ricoperto l’incarico di Consigliere per le politiche di sicurezza al Viminale. E’ autore di interessanti libri, come ‘Iraq Afghanistan, guerre di pace italiane’ e ‘Immigrazione, la grande farsa umanitaria’.
Cliccando sul link che segue, ecco il suo pezzo titolato “‘Posso vincere la guerra’, Zelensky chiede aiuti militari”.
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«Posso vincere la guerra», Zelensky chiede aiuti militari